Pubblicato il 10 Marzo 2013 | di Andrea G.G. Parasiliti
0E ora che Papa a guida della Chiesa? «Un faro per l’uomo contemporaneo»
Alle dieci di sera del 28 febbraio, giorno delle dimissioni di Papa Benedetto XVI, padre Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica, ha postato su Facebook un pezzettino della sua lunga diretta su RaiNews al giorno prima, lui che era lì per commentare l’ultima udienza generale di Benedetto XVI. Mi sembra interessante condividere la sua risposta alla giornalista Rai, la quale gli chiedeva di che tipo di Papa avesse bisogno adesso la Chiesa. «Il Papa che verrà eletto dovrà essere eletto pensando al mondo intero, tenendo quindi presente anche le dinamiche fuori dalla Chiesa. Dovrà essere bravo ad accettare le sfide del presente e del futuro. Fra il grande tema della comunicazioni, e quello antropologico, il rapporto uomo donna… Benedetto XVI ha accolto le sfide della nostra era anche in termini di comunicazione, e penso alla giornata mondiale della Comunicazione Sociale, al suo ingresso nei Social Networks…Poiché oggigiorno la comunicazione da semplice trasmissione di un messaggio è diventata condivisione di un messaggio. E quindi bisognerà considerare la presenza nel mondo fisico e nel mondo digitale. Proprio per questo i cardinali stanno cercando di costruire un ritratto, stanno riflettendo sulle caratteristiche di un papa dell’oggi e dell’immediato futuro, le caratteristiche del successore di Pietro». E dunque – chiede la giornalista – che compito avrà la Chiesa nel nostro tempo? «Il compito della Chiesa sarà quello di essere faro all’uomo contemporaneo e di accompagnarlo anche nei momenti di buio perché è questo lo stile dell’accompagnamento». Sarà importante avere un Papa extra-europeo? Continua la giornalista. «Beh, abbiamo un numero consistente di cardinali europei ma crescono anche in numero e qualità nei cinque continenti. Il luogo in cui è nato non sarà di fondamentale importanza. Abbiamo molti cardinali con formazioni miste. Uno nato in Europa non è detto che abbia vissuto sempre in Europa. E vale così per qualunque altra parte mondo, che oggi è sempre più uno, e quindi nella valutazione del profilo del cardinale anche se sarà importante il luogo di nascita di certo non è l’unico elemento». Padre Spadaro è stato con noi due giorni a Enna in ottobre, ed è stato un piacere ascoltare da lui queste parole in un momento così importante per la Chiesa.