Cultura

Pubblicato il 16 Ottobre 2013 | di Agenzia Sir

0

«Lo sguardo oltre l’orizzonte» Cilia al museo della cattedrale

Evento d’arte a palazzo Garofalo (museo della cattedrale ). Franco Cilia propone una sua personale sul tema“Lo sguardo oltre l’orizzonte” che ha come musa ispiratrice “la donna”.

Questa volta l’omaggio è a Rossana Bossaglia storica dell’arte, morta lunedì 8 luglio di quest’anno all’età di 88 anni, per la quale Cilia ha nutrito una sviscerata dedizione. Ed a lei dedica una struggente lettera che dice tra l’altro: «Che tu sia stata la storica dell’arte che ha lasciato pietre miliari nella storiografia dell’arte dell’ultimo mezzo secolo bisogna pur dirlo! Che si deve a te in gran parte la riscoperta e valorizzazione del Liberty in Italia, non si può tacerlo. Come va detto che sei stata attrice di talento, come testimonia il tuo recitare con Vittorio Gassman e la Mondaini. Io ti debbo molto come artista, la mia evoluzione pittorica sul tema dell’infinito incominciata con Federico Zeri ha avuto il suo apice con te: da Roma a Milano, da Bergamo a Ragusa sei stata presente nelle mie mostre, non soltanto con i tuoi testi in catalogo, ma con la tua presenza, spiegando ogni tela, rendendo la mia pittura colore che parlava al fruitore. Nel novembre del duemiladue con il sole isolano ancorato a un autunno luminoso sei stata a Ragusa ad inaugurare una mia mostra nella cornice della chiesa della Badia… Ecco, senza retorica, o, peggio ancora, senza scontati eccessi, ti abbraccio forte, ricordando che il mondo materiale e quello immateriale, dove il tuo spirito vive in eterno, possono comunicare se il ricordo delle persone da noi amate è vero e sincero come il mio per te». Non cessa mai di stupire, Franco Cilia – pittore, artista, scrittore, narratore, fine dicitore, regista e tanto altro ancora – , di lui si può dire che cento ne pensa e cento ne fa e viceversa, è di quei personaggi che anche se lo incontri mille volte per mille volte ti stupisce, ti sorprende, ti coglie in contropiede, ti ammalia, ti commuove, ti fa quasi convincere che la vita ed il mondo che ti circonda siano profondamente difformi dalla realtà che vivi quotidianamente. Franco Cilia, di lui è stato detto tutto ma forse non è ancora abbastanza: per il maestro la figura della donna è stata dominante nella sua produzione artistica, figura che è stata sviscerata nel tempo e nelle forme a volte in una eterna dualità tra bene e male, donne che – come ha scritto a suo tempo Andrea Guastella – «con l’aria ingenua o sfrontata delle Majas di Goya che ci fissano nei suoi primi lavori, oppure ci voltano le spalle e, come nelle marine di Munch, altro nume tutelare dell’artista, quasi si fondono con le lingue di fuoco che dal cielo irrompono nei flutti».

Tags: , , ,


Autore



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna Su ↑