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Pubblicato il 6 Novembre 2013 | di Saro Distefano

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La festa della Madonna del Rosario e la battaglia di Lepanto del 1571

Una festa religiosa che celebra una battaglia militare. Nulla di strano, specie se si pensa che la solenne festa per la celebrazione della Madonna del Rosario serve a noi cristiani per ricordare “la” battaglia per eccellenza: Lepanto. Siamo quindi nel 1571, il 7 di ottobre per la precisione. Ma la festa venne istituita, e perciò noi ne ricordiamo l’anniversario, solo due anni dopo, nel 1573. Il Papa, Gregorio tredicesimo, con la specifica bolla “Monet Apostolus”, stabilì che la prima domenica di ottobre fosse celebrata la festa. A ricordo perpetuo di un fatto storico che cambiò le sorti della Storia. Letteralmente.

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La battaglia di Lèpanto venne combattuta tra le flotte musulmane dell’Impero ottomano e quelle cristiane della Lega Santa che riuniva le forze della Repubblica di Venezia, dell’Impero Spagnolo (con il Regno di Napoli e di Sicilia), dello Stato pontificio, della Repubblica di Genova, dei Cavalieri di Malta, del Ducato di Savoia, del Ducato d’Urbino e del Granducato di Toscana. La battaglia si concluse con una schiacciante vittoria delle forze alleate, guidate da don Giovanni d’Austria, su quelle ottomane di Müezzinzade Alì Pascià, che perse la vita nello scontro. La coalizione cristiana era stata promossa alacremente da Papa Pio V per soccorrere materialmente la veneziana città di Famagosta sull’isola di Cipro, assediata dai turchi. Ma si trattava, evidentemente, di assicurarsi il controllo del Mediterraneo. Consapevole di questa necessità, Pio V ritenne che il momento fosse propizio per coalizzare in una Lega Santa le forze della cristianità fino a quel momento molto divise. Il vessillo, benedetto dal Papa fu consegnato solennemente dal cardinale di Granvelle a don Giovanni d’Austria, nella basilica di Santa Chiara a Napoli il 14 agosto 1571. A Messina, situata in posizione strategica rispetto al teatro delle operazioni, si riunirono le flotte alleate. Ai primi di settembre, la flotta della Lega era riunita al gran completo nel porto siciliano: al comando di don Giovanni erano 209 galere e 6 galeazze, oltre ai trasporti e al naviglio minore. La flotta della Lega, salpata da Messina il 16 settembre si riunì il 4 ottobre nel porto di Cefalonia e il 6 ottobre davanti al golfo di Patrasso, per intercettare la flotta ottomana. Domenica 7 ottobre 1571 don Giovanni d’Austria fece schierare le proprie navi in formazione serrata. La battaglia di Lepanto ebbe un profondo significato religioso.

Prima della partenza, il Pontefice Pio V benedetto lo stendardo raffigurante su fondo rosso il Crocifisso tra gli apostoli Pietro e Paolo e sormontato dal motto costantiniano “In Hoc Signo Vinces”, lo consegna al Duca Marcantonio Colonna di Palliano: tale simbolo, insieme con l’Immagine della Madonna e la scritta “S. Maria succurre miseris”, issato sulla nave ammiraglia Real, sotto il comando del Principe Don Giovanni d’Austria, sarà l’unico a sventolare in tutto lo schieramento cristiano all’inizio della battaglia. Si racconta che il 7 ottobre, poco prima delle cinque di sera, papa Pio V, in contemplazione dalla finestra del suo studio vaticano, rivolgendosi ai prelati che lo circondavano annunciò la vittoria cristiana. L’annunzio della vittoria giungerà a Roma ventitré giorni dopo, portata da messaggeri del Principe Colonna.

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Autore

Nato a Ragusa nel 1964 è giornalista pubblicista dal 1990. Collabora con diverse testate giornalistiche, della carta stampata quotidiana e periodica, online e televisive, occupandosi principalmente di cultura e costume. Laureato in Scienze Politiche indirizzo storico, tiene numerose conferenze intorno al territorio ibleo.



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