Pubblicato il 16 Gennaio 2014 | di Agenzia Sir
0Sempre in aumento il triste fenomeno della violenza familiare
Algerino denunciato per la seconda volta per maltrattamenti in famiglia: provvidenziale l’intervento dei carabinieri della Stazione Carabinieri di Ragusa Ibla che sono dovuti intervenire per una lite domestica in cui l’uomo, un 38enne algerino da anni qui residente, aveva malmenato e pesantemente ingiuriato la convivente, una 43enne ragusana.
Sono cronache che non vorremmo mai raccontare perché non c’è cosa peggiore della violenza che si consuma tra le pareti domestiche: purtroppo questo deprecabile fenomeno sta registrando di giorno in giorno una escalation preoccupante tanto da farlo assurgere a “pericolo nazionale”.
Ma ritorniamo alla cronaca, dicevamo che è stato provvidenziale l’intervento degli uomini dell’Arma da sempre vicini alle esigenze della gente. Un analogo fatto, tra la stessa coppia, era avvenuto lo scorso novembre, ma i carabinieri non avevano potuto arrestare né allontanare l’algerino poiché lo stesso dopo la lite era partito per la sua terra natia , tant’è che non si sapeva nemmeno se sarebbe tornato. Purtroppo è ritornato ed appena ha rimesso piede in casa, s’è ripetuta la stessa scena di allora con schiaffi, minacce e parolacce. La donna, evidentemente in uno stato di psicologica sudditanza, non intende per alcun motivo denunciare il convivente che addirittura è stato da lei quasi protetto.
I carabinieri però non potevano lasciare le cose andare in questo modo e hanno informato il pubblico ministero dott.ssa Monica Monego, esperta per la Procura della Repubblica Iblea per la protezione delle cosidette “fasce deboli” che ha già richiesto al Giudice un’idonea misura cautelare al fine di evitare ulteriori conseguenze.
Nel frattempo i carabinieri, sempre attenti alle prevaricazioni e alle violenze sui più deboli, vigilano, anche perché sanno che nel reiterarsi della condotta di violenze domestiche è possibile procedere all’arresto in flagranza di reato.