Approfondimenti

Pubblicato il 22 Gennaio 2014 | di Alessandro Bongiorno

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Teatro, dibattito sull’ex Concordia

Sembra essere diventata di colpo l’esigenza numero dei ragusani: poter disporre di un teatro comunale. Se ne parla dappertutto (in incontri pubblici, nelle tv, sul web) tranne che nell’unico luogo deputato a confrontarsi su queste vicende e decidere: il consiglio comunale. Nessun dibattito sull’argomento è stato, infatti, calendarizzato.

LA SVOLTA. L’attenzione si è riaccesa sul teatro dopo che il sindaco e l’amministrazione, senza sentire l’esigenza di un confronto in consiglio, hanno lasciato trapelare l’intenzione di voler rinunciare all’idea di ristrutturare l’ex teatro Concordia (cinema Marino), interrompendo un percorso avviato da almeno quattro amministrazioni. Tra i costi e il risultato finale non ci sarebbe, infatti, sostenibilità.

 

Su questa iniziativa, le associazioni culturali e teatrali si sono divise: c’è chi non intende rinunciare – costi quel che costi – all’idea dell’ex Concordia e chi, invece, ritiene che sia più saggio puntare sull’acquisto di altre strutture (l’ex cinema La Licata o il teatro Duemila) che sorgono sempre in centro. Il tutto senza dimenticare che il Comune di Ragusa dispone già di tre teatri (il teatro Tenda, la sala pluriuso Falcone-Borsellino, e l’anfiteatro sotterraneo di cava Gonfalone) e altri spazi che ben si prestano, quanto meno, a sale concerto.
 In realtà, la svolta del sindaco Federico Piccitto non deve sorprendere. Nel suo programma è previsto di «iniziare e completare i lavori per il teatro ex cinema Marino e pensare a una nuova destinazione d’uso, per esempio scuola di teatro e musica incentivando gli spettacoli gratuiti». In quello stabile storico di via Ecce Homo, il programma votato dai ragusani prevederebbe, quindi, solo una scuola di teatro o di musica e non un teatro comunale. Ma per «una scuola di teatro o di musica» possono bastare anche i tanti spazi riaperti nel centro storico grazie alla legge su Ibla o gli auditorium delle scuole. Sulla vicenda teatro ancora più chiaro è il programma di Partecipiamo, lista che al ballottaggio ha sostenuto il Movimento 5 Stelle. La lista del presidente del consiglio comunale Gianni Iacono è più esplicita: «Valuteremo in maniera approfondita la vicenda del teatro della Concordia ex cinema Marino per l’uso più idoneo e rappresentativo. Intendiamo anche valutare la fattibilità di un riusco del cineteatro La Licata che presenta caratteristiche (palcoscenico, accessi, scenografie) di sicurezza e urbanistiche già idonee». L’idea di realizzare il teatro comunale nell’ex Concordia è presente in modo chiaro ed esplicito (anche se limitato a un solo rigo) soltanto nei programmi dei candidati a sindaco Giovanni Cosentini e Franco Antoci.
Un dibattito in consiglio – su questo come su altri temi – potrebbe aiutare l’amministrazione a calibrare meglio le sue scelte. Al Consiglio spettano, infatti, le funzioni di indirizzo e di controllo ed è giusto che se ne riappropri fornendo all’amministrazione elementi per decidere.

 

UN INSEGNAMENTO. A Messina, il sindaco buddista Renato Accorinti (eletto lo stesso giorno di Piccitto con un movimento di popolo simile a quello che ha consentito al Movimento 5 Stelle di insediare una propria amministrazione a palazzo dell’Aquila), nel suo discorso d’insediamento, rivolse una preghiera al consiglio comunale (e in particolare ai gruppi di opposizione): «Aiutatemi a sbagliare il meno possibile». Un compito al quale, anche i consiglieri eletti a Ragusa, non possono sottrarsi. Nell’interesse di tutti.

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Autore

Giornalista, redattore della Gazzetta del Sud e condirettore di Insieme. Già presidente del gruppo Fuci di Ragusa, è laureato in Scienze politiche.



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