Società

Pubblicato il 29 Gennaio 2014 | di Agenzia Sir

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Giornata della Memoria

Sono state di grande impatto le parole del nostro Vescovo Paolo Urso pronunciate durante la cerimonia ufficiale al Palazzo del Governo in occasione della Giornata della memoria: il Pastore della Diocesi ha voluto rimarcare nel suo toccante intervento il senso del ricordo come affermazione della verità di certi fatti contro ogni forma di negazionismo.
Ma veniamo alla cronaca: è’ stata una cerimonia molto sentita quella che si è svolta nel Salone d’Onore della Prefettura per commemorare le vittime dei campi di concentramento tedeschi della Seconda Guerra Mondiale e a ricordo della “Shoah”, presieduta dal Prefetto Annunziato Vardè alla presenza del Vescovo della Diocesi di Ragusa, dei Sindaci della provincia, del Commissario Straordinario della Provincia Regionale, delle massime Autorità Giudiziarie locali, dei vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma, nonché di una rappresentanza di studenti delle Scuole Medie Superiori.

Oltremodo significative le parole pronunciate dal Prefetto che, nel saluto di apertura, ha voluto sottolineare l’importanza del Giorno della Memoria perché “ricordare è necessario, oltreché doveroso, ed è indispensabile tramandare il ricordo di quei tragici eventi soprattutto alle giovani generazioni, che hanno diritto di conoscere gli orrori di quella triste pagina della nostra storia, come la follia della “soluzione finale della questione ebraica”: la deliberazione di alcuni uomini di sterminare altri uomini”. Incisive anche le parole del Sindaco di Ragusa Ing. Federico Piccitto il quale ha posto l’accento sulla valenza dell’evento come occasione di riflessione su un periodo assolutamente buio della storia moderna, riportando nella circostanza l’esperienza personale della visita di alcuni anni fa al campo di concentramento di Auschwitz, definita come tappa della vita che tutti i giovani dovrebbero percorrere per la maturazione di una coscienza civile basata sui principi di libertà e giustizia.

Infine il Commissario Straordinario della Provincia Regionale dott.ssa Carmela Floreno ha condannato ogni forma di odio razziale con richiamo al triste fenomeno dell’immigrazione, ha ricordato le centinaia di vittime della strage di Lampedusa.
La cerimonia è proseguita con una rappresentazione teatrale con musiche Klezmez che ha fornito molti spunti di riflessione dal titolo:“shoah” domande a dio sul dolore degli innocenti…..per non dimenticare dal racconto “Yossl Rakover si rivolge a Dio” di Zvi Kolitz (autore lituano di origini ebraiche), con testo adattato e regia curata rispettivamente da due note personalità del mondo culturale e artistico ibleo.
A conclusione alcuni insigniti delle “Medaglie d’onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti” loro conferite dal Presidente della Repubblica negli anni scorsi, hanno reso toccanti testimonianze sulle sofferenze della deportazione e della prigionia nei campi tedeschi, cui è seguito il racconto di un giornalista locale su un suo recente viaggio effettuato nel campo di sterminio di Mauthausen per conoscere i luoghi dove un proprio congiunto, fortuitamente scampato alle persecuzioni naziste, ha vissuto gli orrori di quei luoghi di morte.

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