Società

Pubblicato il 6 Febbraio 2014 | di Agenzia Sir

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Un’intera zona urbana da ridare alla fruizione “civile” dei cittadini

Pochi anni addietro fu realizzato un percorso pedonale di pregio con tanto di illuminazione pubblica e sedili: non è stato mai utilizzato ed oggi è in stato di assoluto abbandono: il perché è semplice, insiste in una zona del centro urbano che andrebbe “demolita” in toto e bonificata per la presenza di “protagonisti” del più antico mestiere del mondo, la prostituzione. La triste realtà ha dato lo spunto al Circolo Rinascita democratica di denunciare pubblicamente il perdurare del fenomeno e chiedere a gran voce che quella zona diventi un quartiere a “luci normali”.

Le recenti operazioni di polizia di contrasto al fenomeno dello sfruttamento della prostituzione hanno posto in evidenza un fenomeno più volte denunciato, purtroppo, “ a mezza voce” dai cittadini residenti nel centro storico. Preoccupa, tra l’altro, che la gestione del giro di case a luci rosse evidenzi una organizzazione ben strutturata – si legge nelle su detta denuncia –

La cura del centro storico non è un concetto astratto o un argomento di campagna elettorale da rispolverare con cadenza quinquennale e passa soprattutto attraverso un controllo del territorio che non può vedere protagoniste solo le forze di polizia che hanno dimostrato peraltro, pur nella ristrettezza di personale in cui sono costrette ad operare, un’efficienza che ringraziamo, ma che deve vedere coinvolto come primo interfaccia istituzionale dei cittadini il corpo di polizia municipale che deve tornare ad essere il principale attore del controllo del territorio urbano, e non essere percepito solo come dispensatore di multe!

Il pubblico comunicato così conclude: “Abbiamo la fortuna di vivere in una città in cui il tessuto sociale è ancora sano e pienamente collaborativo con le autorità, ma questo “capitale umano” va incoraggiato rendendo visibili, riconoscibili, e attente all’ascolto tutte agenzie in cui si articola lo Stato nel territorio; chiediamo pertanto all’Amministrazione Comunale un supplemento di attenzione nei confronti dei cittadini che abitano nel centro storico della nostra Città”.

E l’argomento è stato anche affrontato dal commissario cittadino de “La Destra” di Ragusa, Giuseppe Dipasquale che così si esprime: “Non è più possibile fare finta di niente. Occorrono misure straordinarie ed è indispensabile avviare un’azione di “bonifica” senza precedenti, per fare ritornare il centro storico superiore, quello vero, in una condizione di tranquillità per i ragusani e per quanti hanno deciso di abitarvi allo scopo di rivitalizzarlo, affinché il rispetto per le regole non sia soltanto un auspicio ventilato ma una reale applicazione dello stato di fatto”.

E’ dura la presa di posizione dei su citato esponente che poi giudica proficue le operazioni di polizia che hanno portato alla luce alcune case di appuntamento in via Solferino e in corso Italia.

“Non possiamo più stare a guardare come se nulla fosse – aggiunge Dipasquale – e chiediamo che i residenti denuncino, senza timore alcuno, le situazioni anomale. Il centro storico ha già un gap da recuperare, rispetto al resto della città, non da poco. Se poi ci mettiamo in mezzo anche queste anomalie, rischiamo di affossarlo senza più possibilità di redenzione.

Non è un’operazione facile, ce ne rendiamo conto, ma da qualche parte bisognerà pur cominciare. Oggi un ragusano non è per nulla invogliato a prendere casa in quella zona. Gli svantaggi sono superiori, di molto, ai vantaggi. Ecco, è indispensabile modificare la tendenza. Rendere più attrattivo il sito. E modificare completamente l’inerzia. Ma tutto ciò è imprescindibile dalla necessità di fare pulizia nell’intera area. Una volta per tutte”.

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