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Pubblicato il 11 Febbraio 2014 | di Agenzia Sir

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Un progetto di integrazione per immigrati

Messo in cantiere anche un percorso di formazione in lingua araba di base. Immigrati, non bisogna lasciarli soli: da oggi non solo accoglienza ma possibile programmazione di un futuro migliore. L’Azienda Sanitaria di Ragusa, con un apposito protocollo d’intesa siglato con l’ente attuatore Integrorienta soc. cooperativa sociale onlus”, partecipa alla realizzazione di un importante programma: un progetto che promuove l’utilizzo di figure professionali di supporto tra cui mediatori di comunità, riconoscendo che il ruolo della mediazione culturale costituisce un modello di relazioni in campo sanitario.
Il protocollo prevede, tra l’altro, la collaborazione tra i firmatari per migliorare l’azione di tutela e di promozione sociale delle fasce deboli e in particolare dei migranti, ricercando linee progettuali e di finanziamento per la realizzazione di modalità operative condivise sull’impiego del dispositivo della mediazione interculturale nei front-office dei servizi sanitari e l’implementazione di un programma di formazione degli operatori coinvolti.
“L’ASP – ha detto il Commissario Straordinario Aliquò – in qualità di ente preposto alla tutela della salute, si adopera da sempre per rendere accessibili e fruibili i servizi sanitari per gli immigrati con particolare riferimento alle categorie svantaggiate tra cui quella dei richiedenti e/o titolari di protezione internazionale e umanitaria, promuovendo la rimozione degli ostacoli di natura burocratica, amministrativa, sociale, linguistica e culturale che possono costituire fattori di rischio per la salute dell’immigrato e quindi per tutta la comunità locale.”
L’Azienda Sanitaria di Ragusa condivide, un altro importante progetto “ Fei empowerment azione 7 capatiy building”, un percorso di formazione in lingua araba di base.
Il percorso si propone di fornire le conoscenze culturali e linguistiche di base della lingua araba ai dipendenti della pubblica amministrazione anche dei contesti sanitari, così da poter favorire il dialogo tra gli stessi e i migranti cittadini di Paesi terzi presenti sul territorio. In tutto il percorso verrà utilizzato un approccio fortemente interattivo e personalizzato.
Il percorso è rivolto a 25 destinatari individuati tra i dipendenti della pubblica amministrazione e dei contesti sanitari di base. All’ASP di Ragusa sono stati assegnati 12 posti. Il corso inizierà il 4 febbraio 2014.

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