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Pubblicato il 17 Febbraio 2014 | di Agenzia Sir

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Bel canto e vernissage di Ausilia Miceli al Donnafugata

ausiliaArte più Arte al Donnafugata sabato 22 febbraio, due eventi certamente da non mancare. Prima dell’usuale appuntamento con la scaletta della stagione concertistica Ibla Classica International – 152° concerto – (realizzata come sempre magistralmente da Giovanni Cultrera che ne cura con scrupolo la direzione artistica coordinato dalla impeccabile organizzazione dell’A.Gi.Mus. , presidente Marisa Di Natale ), nelle superbe sale del foyer del teatro si potranno ammirare le ultime tele della mirabile pittrice Ausilia Miceli, un felice ritorno in questa ideale location.

+ Chi è Ausilia Micieli
Ausilia Miceli dopo il diploma al liceo scientifico di Modica si dedica con tutta se stessa al suo sogno di sempre, la pittura: la sua è la passione travolgente di una giovane donna bramosa di tuffarsi nel mondo incantato della creatività, ed è la frequenza all’Accademia di Belle Arti di Ragusa che consolida la giustezza della sua scelta di vita. Qui si laurea in scenografia con il massimo dei voti. Lascia la Sicilia per un breve soggiorno in quel di Cremona dove si concede all’insegnamento: ben presto comprende che in quelle fredde atmosfere del nord dove “ le mancava persino la luce del giorno” confessa , non potrà mai trovare la spinta e l’ispirazione per coltivare la sua innata passione per l’arte. Ritorna nella sua Sicilia dove finalmente trova la luce, il calore ed il colore di un habitat naturale unico che stimolano il suo estro e la predispongono mentalmente a trarre fuori dal suo animo tutta la sua travolgente vitalità. Le sue operano trasudano luce, aria incontaminata, profumi, colori, e sono il cielo e il mare e il vento della nostra terra che sapientemente l’artista trasla nelle sue tele: i risultati sono di quelli che inducono lo spettatore anche il meno vocato all’arte a soffermarsi quasi incantato davanti ad un suo quadro. Il suo realismo è di quelli che penetrano già dal primo impatto visivo nell’animo perché instaurano quasi un collegamento sensoriale tra la tela e chi la sta osservando: è una sorta di “realtà irreale” coma la definisce ella stessa, una realtà che ha il potere di far “penetrare” l’osservatore quasi all’interno dell’opera d’arte diventando egli stesso soggetto-protagonista dell’opera d’arte.

Dopo il taglio ufficiale del nastro d’inaugurazione della mostra, l’appuntamento – di grande richiamo – è con “Il bel canto e… eccellenze iblee in carriera”, Premio Ibla Classica International 2014, una carrellata su quanto di più eccelso produce questa nostra terra di Sicilia in questo “profondo sud” spesso dimenticato per non dire bistrattato.

E sul palco si alterneranno giovani talenti quali Ruben miceli, Nicolò Cafaro, Francesco Musso, Daniele Lorefice, Matteo Ferretti e Carmen Maggiore.
Il maestro Cultrera e l’A.Gi.Mus. sono reduci della splendida serata vissuta domenica scorsa nell’auditorium del Vincenzo Ferreri dove è stato portato in scena il toccante spettacolo “Shoah – domande a Dio sul dolore degli innocenti…per non dimenticare”, un’analisi spietata e drammatica della tragedia vissuta dagli ebrei nel ghetto di Varsavia quando fu decretata la loro totale eliminazione. Protagonista di rilevante spessore l’attore Gianni Battaglia che con travolgente drammaticità racconta gli ultimi giorni della sua vita in quell’inferno dei “morti viventi”: su testo di Emanuele Giudice da “Yossi Rakover si rivolge a Dio” di Zvi Kolitz, regia dello stesso Battaglia su progetto musicale di Gianluca Campagnolo, una produzione del Teatro d’arte Sicilia con Martina Lauretta, Enrico Mallia, Enrico Novello e Federica Parisi ( superbe le loro interpretazioni da navigati padroni del palcoscenico ). La parte musicale è stata affidata a Gianluca Campagnolo, clarinetto, Valerio Battaglia, Chitarra, Gianluca Abbate, percussioni, e Francesco Scrofani Cancellieri al pianoforte. Attenzionata dall’intera platea l’opera “in tema” esposta della pittrice Ausilia Miceli dal titolo emblematico, “Ignominia”.

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