Società

Pubblicato il 12 Marzo 2014 | di Lettera in Redazione

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Salvatore Brafa taglia il traguardo dei cento anni in un clima di festa

Il 7 gennaio 2014 la città di Comiso, la comunità della basilica Maria Santissima Annunziata e le  arciconfraternite del Santissimo Rosario e di Maria dei Sette dolori hanno festeggiato con gioia e all’unisono i cento anni del confrate Salvatore Brafa.

Entrato nel club dei senior centenari, ha, dunque, raggiunto il secolo di vita, festeggiato dai figli, nipoti, pronipoti e amici. Le tradizionali candeline sono state spente in un noto agriturismo comisano. Prima, però, ha voluto partecipare alla celebrazione eucaristica, nella basilica dedicata a Maria Santissima Annunziata, presieduta dal parroco, don Giuseppe Cabibbo, al temine della quale è seguita un’istantanea ricordo con tutti i confrati del Santissimo Rosario e dell’Addolorata intervenuti con lo scapolare.

Salvatore Brafa, del resto, insieme ai cento anni ha festeggiato il venticinquesimo anniversario di appartenenza all’arciconfraternita di Maria dei Sette Dolori. Subito dopo, la festa per il vegliardo è continuata presso la sede della medesima dove il presidente Pippo Vona gli ha consegnato due targhe ricordo del duplice evento. Vona ha altresì ricordato che Salvatore Brafa, per l’occasione comprensibilmente e visibilmente emozionato, è il primo confrate che raggiunge il traguardo dei cento anni di vita.  Il neo centenario ha ringraziato tutti, mentre gli occhi sono tornati a luccicare.

Salvatore Brafa, bracciante agricolo, ha vissuto un’esistenza semplice ma intensa contrassegnata dal duro lavoro dei campi, ma impreziosita dal senso del dovere e da quell’innata onestà che ha saputo trasmettere ai sei figli e poi ai nove nipoti e otto pronipoti.

Non è cosa da poco un traguardo simile, complimenti e auguri.

Antonello Lauretta




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