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Pubblicato il 18 Marzo 2014 | di Agenzia Sir

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Zona artigianale con le telecamere, ma tanto altro resta ancora da fare

Segnali positivi dalla zona artigianale , cuore pulsante delle piccole imprese locali che contribuiscono in maniera determinante ad animare l’economia della zona iblea. Oggi registriamo l’intervento della Cna territoriale di Ragusa nella persona del suo presidente Giorgio Biazzo,che parla anche a nome del comitato degli insediati della zona artigianale: dopo una serie di incontri in cui erano state concordate una serie di linee guida da concretizzare, esprime la propria soddisfazione per i risultati raggiunti che sembrano preludere a ulteriori riscontri positivi per le piccole e medie imprese insediate. “Dopo anni di lunga attesa – afferma Biazzo con la responsabile organizzativa Antonella Caldarera – abbiamo preso atto che l’Amministrazione comunale ha fatto installare ben undici telecamere di videosorveglianza nella zona, circostanza che consente di risolvere un problema più volte segnalato dopo che l’area era stata presa di mira, fino ai mesi scorsi, dai malviventi: l’auspicio adesso è che si spera che il fenomeno possa essere attenuato. Il sindaco Federico Piccitto e, in particolare, l’assessore Stefano Martorana sono stati di parola rispetto agli interventi che, più volte, le imprese hanno chiesto di attuare. Anche per quanto riguarda la pubblica illuminazione che, dopo un lungo periodo in cui tutto era rimasto lettera morta, finalmente ha ripreso a funzionare. Lo stesso dicasi per la sistemazione dell’impianto elettrico che, in alcuni punti della zona artigianale, lasciava a desiderare”.

A questo punto una nostra considerazione: le telecamere installate – così come ci è stato chiarito da fonti attendibili di Palazzo dell’Aquila – servono solo a registrare persone ed accadimenti non essendo collegate in tempo reale ad una centrale operativa . In pratica nella malaugurata ipotesi dell’avverarsi di un fatto delinquenziale, questo verrà “scoperto” solo “a posteriori”, cioè dopo che è stata visionata la videoregistrazione, da allora dovrebbero iniziare le indagini da parte degli organi competenti per risalire ai malfattori.
Tra le note positive la Cna cita anche che il decespugliamento dell’area, adesso, è molto più frequente rispetto al passato. Ci sono, inoltre, ulteriori punti che sono stati chiesti di predisporre e su cui si sta operando in sintonia. “Punti – affermano ancora Biazzo e Caldarera – che riguardano, in primo luogo, la metanizzazione nell’area di contrada Mugno. Auspichiamo che entro breve termine possano registrarsi risultati positivi pure su questo fronte. E poi c’è la questione che riguarda i lotti che, seppur assegnati, non hanno fatto registrare ancora alcuna edificazione di opifici, per non parlare degli altri che si sono resi liberi con il passare del tempo. Ciò presuppone il fatto che si agisca con l’obiettivo di apportare una sostanziale sburocratizzazione al regolamento, facendo in modo che lo stesso possa essere il più possibile semplificato per venire ancora ulteriormente incontro alle esigenze delle imprese insediate”.
Ancora una considerazione: a nostro parere un’altra nota “dolens” assai evidente è quella della assoluta precarietà del manto stradale delle vie di collegamento che in atto sono cosparse di macroscopiche buche che costringono i veicoli a zigzagare per cercare di evitarle. Un’ultima considerazione: sarebbe opportuno predisporre ed installare una adeguata cartellonistica per potere individuare le imprese operanti in zona con la specifica della loro attività.

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