Pubblicato il 25 Marzo 2014 | di Agenzia Sir
0Carabinieri, due secoli di Storia , sempre tra la gente per la gente
Una data emblematica quella che si appresta a celebrare la Benemerita , è il bicentenario della fondazione, è la “divisa” che per eccellenza è il simbolo della legalità, della dedizione ai sacri valori della Patria, del sacrificio senza remore né perché, è il simbolo e la testimonianza della vicinanza alla gente sempre ed ovunque nel nostro territorio, dalla grande metropoli al paesino sperduto tra le montagne, è l’immagine vera dell’Italia in tutte le nazioni del pianeta, nelle terre martoriate dalle guerre, tra i bambini vittime innocenti delle follie umane: ovunque la figura del Carabiniere costituisce la “roccia” su cui tutti possono fare affidamento.
Quest’anno dunque segna una data particolare che verrà adeguatamente celebrata nella provincia Iblea con tutta una serie di iniziative volute dai vertici provinciali dell’Arma, primo fra tutti il Comandante Provinciale Ten. Col. Salvatore Gaglianoo. Sono passati due secoli da quel lontano 1814 , la fondazione del corpo fu dapprima ideata a Cagliari nel giugno di quell’anno da Vittorio Emanuele I di Savoia, re di Sardegna, concretizzatasi il 13 luglio 1814, una volta rientrato a Torino, con la promulgazione delle Regie Patenti, allo scopo di fornire al Regno un corpo di polizia simile a quello francese della Gendarmerie. Il loro primo generale fu Giuseppe Thaon di Revel, chiamato a ricoprire la più alta carica dei carabinieri il 13 agosto dello stesso anno della loro creazione. Il loro nome deriva dall’arma che ogni carabiniere aveva in dotazione: la carabina. I colori del pennacchio ( lo scarlatto e il turchino ) sono stati scelti il 25 giugno 1833 dal re Carlo Alberto,
Appena nato il Corpo dei Carabinieri contava appena 800 uomini scelti “…per buona condotta e saviezza distinti…”, distribuiti sulla penisola in appena 113 stazioni. Nel corso di questi duecento anni si sono susseguite varie epoche, ma i Carabinieri hanno sempre tenuto alta la loro immagine, considerata, a ragione, simbolo sì di efficienza operativa ma anche di umana sensibilità.
Oggi l’Arma è ramificata su tutto il territorio nazionale con ben 4.604 Stazioni e 55 Tenenze, attraverso le quali i Carabinieri continuano a scrivere le pagine della storia, in prima fila, e spesso in prima linea anche nei più drammatici fatti di cronaca, nei più disparati teatri internazionali, in uno straordinario legame col territorio: le Stazioni possiamo ben dire che sono il cuore della organizzazione dell’Arma e tra i simboli più antichi e amati dello Stato Italiano.
Per l’occasione del Bicentenario della Fondazione dell’Arma, il Comando Provinciale di Ragusa ha organizzato tutta una serie di appuntamenti artistico-culturali curati in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Culturali di Ragusa, l’Archivio di Stato , i Musei “ltalía in Africa” di Ragusa e “della Memoria” di Modica, cui si sono aggiunte altre lstituzioni e autorevoli studiosi (preziosa la collaborazioni di collezionisti privati) , programma illustrato nel corso della conferenza stampa che si è tenuta alla Caserma Podgora – sede del Comando provinciale – presieduta dal Ten. Col. Gagliano cui hanno partecipato il dr. Giovanni Calabrese Direttore dell’Archivio di Stato, ed i militari App. Michele Tenace e Maresc. Magg. Saverio Lauretta che si sono spesi tantissimo nell’organizzazione degli eventi.
Il primo appuntamento d’apertura è per sabato 5 aprile ad Ibla in via Del Mercato alle ore 09,30 (c/o la Confraternita dei Canacolari) che vedrà la presenza delle massime autorità civili e militari della provincia: nel vicino pal. Cosentini sarà poi inaugurata la mostra storico-documentale e di Cimeli dell’Arma. Martedì 8 aprile l’appuntamento è all’aeroporto di Comiso dove tra l’altro saranno esposti reperti archeologici sequestrati dai Carabinieri. Infine giovedì 10 aprile presso l’ex Caserma di Piazza Matteotti saranno esposti opere pittoriche sull’Arma dei Carabinieri e interessanti Cimeli.