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Pubblicato il 30 Aprile 2014 | di Giuseppe Nativo

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I racconti del professore

Martedì 6 maggio 2014, alle ore 18.00, nell’Auditorium “G. B. Cartia” della Camera di Commercio di Ragusa, Nicola Bonacasa, Accademico dei Lincei, presenterà il libro di Liliana Madeo “I RACCONTI DEL PROFESSORE” Antonino Di Vita.

Aprirà i lavori Giorgio Chessari, Presidente del Centro Studi F. Rossitto e interverranno:

Federico Piccitto (Sindaco di Ragusa), Laura Turcis (Assessore alla Cultura del Comune di Chiaramonte Gulfi-Rg), Nino Cirnigliaro (Presidente del Centro Servizi Culturali), Marisa Simonelli (Presidente Associazione Genius), Carmelo Arezzo (Presidente del Teatro Club Salvy D’Albergo), Enzo Piazzese (Presidente Archeoclub).

Sarà presente l’autrice e concluderà Maria Antonietta Rizzo.

L’evento culturale è promosso ed organizzato dal Centro Studi “Feliciano Rossitto” di Ragusa, in sinergica collaborazione con:

Archeoloclub d’Italia – sezione di Ragusa, Associazione Genius, Associazione Teatro Club “Salvy D’Albergo”, Centro Servizi Culturali, la Città di Ragusa il  Comune di Chiaramonte Gulfi (Rg).

Copertina libro

E’ una figura a dir poco straordinaria quella di Antonino Di Vita (1926-2011), accademico dei Lincei e tra i maggiori archeologi del Novecento. “Il professore” ha narrato la sua vita a Liliana Madeo, giornalista de “La Stampa” e abilissima scrittrice, che l’ha trascritta con premurosa partecipazione e indubbia qualità di scrittura. Dal volume “I racconti del professore” (ediz. Icobelli, 2013, pp. 163) viene fuori una figura di studioso appassionato e appassionante.

Instancabile docente alle Università di Palermo, Perugia, Macerata (dove è preside di facoltà e poi rettore); direttore della Scuola archeologica italiana di Atene dal 1977 al 2000; soprintendente a Roma, Firenze, Siracusa, Di Vita dedica anima e corpo alla ricerca, scrive, pubblica, dirige numerose missioni archeologiche. Nel 1962 è a Tripoli come consigliere del governo libico per le antichità della Tripolitania. Come archeologo sul campo lavora in Tunisia, in Algeria, in Grecia, in Libia. Riceve premi e onorificenze. Incontra numerosi personaggi illustri. Dal 1997 al 2001 coordina non poche missioni archeologiche di università italiane in Libia. Una vita dedita all’archeologia che grazie alla scrittura di Madeo, si legge, fuor di metafora, come un romanzo.

Liliana Madeo. Laurea in Lettere. Giornalista. Inviato speciale della “Stampa”, direttrice del periodico femminista “Differenze”, collaboratrice di programmi radiofonici e televisivi. Ha scritto: Gli scariolanti di Ostia Antica – Storia di una colonia socialista (Camunia editore), “Premio Donna” Opera Prima; Donne di mafia – Vittime, complici e protagoniste (Mondadori) traduzione in giapponese, edizione economica Baldini e Castoldi, versione televisiva in due puntate con la regia di Giuseppe Ferrara; Donne cattive (La Tartaruga); Ottavia – La prima moglie di Nerone, (Oscar Storia Mondadori).

 

 

 

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Autore

Pubblicista. Appassionato di storia locale. Nel 2004 ha pubblicato un libro sulla Inquisizione in Sicilia nel XVI secolo, con particolare riferimento alla Contea di Modica. Collabora a diverse testate cartacee e on line.



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