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Pubblicato il 21 Maggio 2014 | di Comunicati Stampa

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Il futuro dell’Europa dipende da te!

Sabato 17 Maggio si è svolto a Vittoria, presso la sede del Gruppo F.U.C.I., in Via C. Alberto 69, l’incontro “Educhiamoci all’Europa”, promosso e organizzato dai giovani universitari fucini, in vista delle Elezioni Europee del 25 Maggio 2014, coadiuvati da due relatori: l’Avv. Vincenzo Tinto, specializzato in Diritto Europeo e Amministrativo, e il Dott. Filippo Guzzardi, giornalista politico ed economico del Corriere di Gela e direttore responsabile del magazine La Ragione.

L’incontro-dibattito ha visto una partecipazione eterogenea: universitari, adulti, componenti del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (MEIC) e del Gruppo F.U.C.I. di Ragusa.

Dopo i saluti dei presidenti di gruppo, Francesco Lo Cicero e Stefania Impoco, l’ Avv.Vincenzo Tinto ha tracciato in modo chiaro ed esaustivo, un quadro istituzionale europeo e soffermandosi,  soprattutto, sui vantaggi e gli svantaggi dell’Europa Unita.

Una sua domanda ci ha stimolati: “L’ Europa è un’ occasione persa o una perdita d’occasioni?”, e,  sulla scia di questa riflessione, ha avviato un vero e proprio cammino educativo all’Europa, mostrando ai presenti molti meccanismi economici e politici poco conosciuti o, peggio ancora, sconosciuti del tutto.“L’Unione Europea – afferma Tinto – offre 150 milioni di euro ai comuni siciliani per sviluppo e crescita”, “ma presentano – continua – solo 30 comuni progetti aderenti”. Tinto mostra anche i numeri della solidarietà tra stati ricchi e stati poveri nell’Unione Europea: “Ogni anno – afferma – l’Unione Europea versa 183 miliardi di euro. Siamo capaci di spenderli?”.

La sua relazione si conclude con una serie di informazioni utili ai giovani: siti da cui attingere le più svariate informazioni, ma soprattutto due siti costruiti a misura di giovani: psr sicilia, Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo rurale: l’europa investe nelle zone rurali; e il Dipartimento della Gioventù, ufficio delle politiche giovanili, in entrambi i quali sono pubblicati tutti i bandi relativi alla ricerca e allo sviluppo di moltissimi settori.

A seguire il giornalista Dott.Filippo Guzzardi ha analizzato il sempre più crescente fenomeno dell’astensionismo elettorale. “La partitocrazia – esordisce – ha allontanato la gente dalla politica. I comizi sono ormai rarissimi e i partiti hanno paura di essere contestati”. Queste, secondo lui, le cause più rilevanti che giustificano la disaffezione dei cittadini verso la politica e il fenomeno elettorale. “Se non vai a votare – afferma il Dott. Guzzardi, facendo riflettere – lasci la decisione ad altri. Può sembrare una banalità, ma se pensiamo alla percentuale di assenti alle urne, ci rendiamo conto come le decisioni rischiano di esser presi dalla minoranza degli aventi diritto al voto!”.

Appare chiaro che le istituzioni non riescono a fornire risposte adeguate ai bisogni dei cittadini europei, e quell’unione, auspicata dai Padri fondatori nel Secondo Dopoguerra, è solo monetaria, più che sociale e culturale. Anche questa certezza rischia, però, di essere messa in discussione dal prevalere di posizioni euroscettiche.

Come rispondere, quindi, a tale sentimento di sfiducia?

Occorre favorire la partecipazione dei cittadini, e, sicuramente, l’esercizio di un voto consapevole giorno 25 Maggio può aiutare a percorrere tale via.

Le prossime elezioni saranno le prime dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona del 2009.  Oltre a consentire agli elettori di esprimere un giudizio sull’azione, sinora, svolta dai vari leader europei per risolvere la crisi dell’eurozona, il Parlamento Europeo ha una serie di nuovi e importanti poteri, tra cui l’elezione del Presidente della Commissione europea, organo esecutivo dell’Unione stessa. Alle elezioni, in base a quanto stabilisce il Trattato di Lisbona, si eleggeranno 751 parlamentari, e l’Italia nello specifico ne eleggerà 73.

Dopo aver ricordato tali importanti novità, l’incontro è proseguito con numerosi interventi e  un forte incoraggiamento a noi giovani, perché sempre più possiamo interessarci ed essere protagonisti, e non semplici spettatori, del nostro futuro.

Riprendendo la celebre affermazione kennediana, risuona il monito: “Non chiedetevi che può fare per voi l’Europa, ma cosa potete fare voi per l’Europa”.

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