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Pubblicato il 22 Maggio 2014 | di Agenzia Sir

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Zona artigianale di Ragusa: un tuffo nel degrado

Squallore e desolazione sono gli elementi predominanti nella Zona artigianale del capoluogo (via Paestum): potrebbe essere il fiore all’occhiello della piccola imprenditoria locale (onore a vanto di Ragusa) in quanto vi si svolgono attività artigianali di rilevante importanza. E’ stata a suo tempo realizzata per accogliere tutti quei piccoli imprenditori che avevano le proprie botteghe artigiane nel centro urbano e che spesso erano costretti ad operare in spazi angusti e ed insufficienti alla luce anche dell’evolversi del mercato: qui hanno realizzato ampi capannoni che offrono ai cittadini i più svariati servizi. Vi è stata realizzata anche una moderna struttura comunale (nella foto) che ospita il Settore 7 – Pianificazione e sviluppo del territorio, Cultura, Turismo, – ed altri moderni uffici dotata di un ampio salone per convegni intitolato pochi anni addietro al compianto don Giovanni Rollo, indimenticato parroco della chiesa di San Giuseppe Artigiano nel cui territorio insiste la zona. Le strade sono ampie e idonee (lo sarebbero) al transito veicolare anche pesante. La zona è nata bene ma sta vegetando male: la pavimentazione delle strade è ridotta in uno stato che definirlo pessimo sarebbe un eufemismo, per transitare i veicoli devo cimentarsi in un vero e proprio percorso di guerra, ma i mali non finiscono qui: la fanno da padrone alte ed incolte erbacce che coprono ogni piccolo spazio specie quello non costruito, l’altro giorno “qualcuno” ha avuto l’insana idea di tagliare l’erba lungo i margini di qualche strada , ma ha lasciato gli sterpi recisi ad essiccare sul posto ed ora sono alla mercè del vento che li sta sparpagliando ovunque. Ma questo è niente, adesso con l’avvicinarsi della stagione calda si corre il pericolo di vedere sviluppare facili incendi, basterebbe un misero “mozzicone” di sigaretta per dar fuoco a tali sterpaglie con le disastrose conseguenze facilmente intuibili. E poi, lo ripetiamo, ci sono numerosi grandi spiazzi non edificati tra un capannone ed un altro ricoperti da “lussureggiante” vegetazione selvaggia che abbruttiscono l’ambiente e che costituiscono un potenziale focolaio di incendi. Ci si chiede, ma è mai possibile assistere a questo degrado ai margini del centro cittadino? Non esiste al Palazzo comunale un servizio di scerbatura ?…Gli artigiani della zona sono demoralizzati, ci è stato riferito che a nulla sono servite, fino ad oggi, le numerose segnalazioni inoltrate alle stanze dei bottoni…


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