Vita Cristiana

Pubblicato il 12 Giugno 2014 | di Agenzia Sir

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Centro di aiuto alla vita: una qualificata realtà in seno alla diocesi iblea

E’ stato presente (e tra i più visitati) assieme ai vari stands promozionali presenti alla grande assise diocesana del giorno di Pentecoste – la 12° in ordine di tempo – , una realtà che merita senza ombra di dubbio di essere maggiormente conosciuta per il grande valore sociale ed umano dell’opera svolta: è il Centro Diocesano di aiuto alla Vita importante organizzazione gestita da volontari, qualificata emanazione del Consultorio Familiare di Ispirazione Cristiana con sede nel capoluogo in via G. Cartia al civico n. 3. Compongono il Centro un buon numero di volontari ed operatori con competenze in ambito medico e psico-pedagogico e si avvale di validi specialisti capaci di offrire la loro esperienza professionale mettendola al servizio di quanti ne hanno bisogno soprattutto donne. In atto i responsabili sono i coniugi Carlo e Maria Moltisanti validamente supportati e collaborati dai volontari (Nunzio Sgarioto per citarne uno a nome di tutti), tutte persone che dedicano il loro tempo libero (ed oltre) a questa valida istituzione al grido di una sola parola d’ordine: la vita è un bene prezioso e va tutelata sin dal suo concepimento.
Il Centro di aiuto alla vita nasce dal progetto del mai dimenticato padre Salvatore Tumino (della Comunità Eccomi manda me), siamo nel 2007 ed è inserito nell’ambito dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della famiglia. Il suo fine primario è quello di custodire ed affermare la uguale dignità di ogni essere umano, dal momento del concepimento fino alla morte naturale, il tutto realizzato con progetti di formazione e informazione, con servizi gratuiti di aiuto alle persone , con progetti di sostegno economico, in collaborazione con le strutture pubbliche per portare a conoscenza delle donne che chiedono di interrompere la gravidanza dell’esistenza di idonee iniziative di aiuto alle madri. Nel Centro operano insegnanti – tra cui Carmelo La Porta -, psicologi, medici ostetrici come la dr.ssa Maria Bonanno, insomma tutta una equipe qualificata per offrire assistenza e orientamento sempre assolutamente gratuiti: di grande valenza l’aiuto spirituale offerto dalle suore carmelitane del monastero di via Marsala ed in special modo dalla Rev. Madre Superiora Suor Paola. Fondamentale la formazione dei volontari mediante corsi sulla relazione di aiuto, su temi bioetici e giuridici e quant’altro possa essere utile per adeguatamente relazionarsi con i richiedenti aiuto. I progetti portati avanti dal Centro sono in primo luogo rivolti alle donne anche con l’adozione a distanza delle madri in difficoltà economica fornendo loro alimenti, corredino e pannolini. C’è poi il sostegno psicoterapeutico e l’ospitalità in centri di accoglienza per indurre la partoriente a portare a termine la gravidanza nel caso si trovasse in gravi problemi relazionali con la famiglia di origine. C’è anche la possibilità dell’adozione del neonato malformato, al fine di evitare l’aborto cosiddetto eugenetico, da parte di famiglie del gruppo accoglienti nascituri handicappati – F.A.N.H.A. -. Viene anche dato aiuto psicologico e spirituale alla donne che desiderano superare il trauma dell’aborto, ed infine si danno adeguate informazioni a tutte le gestanti circa il diritto sancito dalla legge a partorire anonimamente in tutte le strutture ospedaliere, cui si aggiungono quelle relative all’adozione del nascituro.
E’ tra i progetti del Centro anche la promozione della cultura della vita attraverso la diffusione di materiale – libretti, opuscoli, video,…- al fine di illustrare, sotto il profilo scientifico, lo sviluppo della vita umana dal concepimento alla nascita.

E’ in pratica un servizio di “alfabetizzazione biologica” prezioso, di cui oggi usufruiscono scuole, associazioni, parrocchie, aziende sanitarie e tutti coloro che si impegnano nell’ambito dell’educazione alla vita.-

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