In ricordo di Monsignor Carmelo Tidona

InsiemeL’Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali e la redazione di Insieme ricordano monsignor Carmelo Tidona, con gratitudine per il suo significativo impegno per la stampa cattolica, che lo vide tra i fondatori (nella foto a sinistra uno dei suoi primi editoriali su Insieme del 15/05/1985) e i più attivi animatori di INSIEME e di Radio Insieme.

Riportiamo qui di seguito alcuni ricordi della figura di padre Tidona, ai quali chiunque lo volesse potrà aggiungere i suoi, inviandoli all’indirizzo: insieme@diocesidiragusa.it

Il 16 agosto 2014  una Cattedrale strapiena di fedeli, dava l’ultimo saluto a monsignor Carmelo Tidona. A celebrare il rito è stato il vescovo, Paolo Urso, insieme ai vescovi Giambattista Diquattro e Carmelo Ferraro.

Commosso il vescovo Urso nell’omelia: “I preti sanno morire, e padre Tidona ha saputo morire”. Ha ricordato anche del loro ultimo colloquio, quando padre Tidona, alla domanda su come stesse, ha risposto: “Bene, facciamo la volontà del Signore”.

A fianco della bara i tanti portatori della statua di San Giovanni che hanno poi accompagnato il feretro fino alla strada per il cimitero.

“Ho avuto la fortuna di averlo vicino per 40 anni”

di Franco Antoci

Quando un anno fa, con alcuni amici di questa Comunità, scrivevo la dedica del libro sulla Cattedrale da donare al nostro parroco, per il suo 50° di sacerdozio, mai potevo pensare che oggi avrei avuto il doveroso, ma ingrato compito di pronunciare, a nome della Comunità della Cattedrale e mio personale, queste brevi parole di saluto e ringraziamento al nostro carissimo Padre Tidona.

Le vie del Signore però non sono le nostre vie e, nell’accettare quindi la volontà di Dio, non possiamo esimerci, nell’ora del commiato, di esprimere i sentimenti che pervadono il nostro animo.

Padre Tidona è stato un amico, un maestro, una guida per tantissimi giovani e adulti, nella fedeltà e coerenza più assoluta al Magistero Sacerdotale ed ai tanti, impegnativi, incarichi ecclesiali che la fiducia e la stima dei Vescovi diocesani gli hanno affidato.

Ho avuto la fortuna di averlo vicino e di collaborare con lui per oltre quarant’anni e posso quindi testimoniare il suo grande impegno svolto sempre, in ogni attività, con tanta umiltà e semplicità, senza mai alzare la voce con nessuno, dialogando con tutti e sempre con il suo lieve, bel, sorriso sulle labbra. Ha preferito, tante volte, soffrire in silenzio, “servo buono e fedele” della Chiesa che lo ha avuto zelante Pastore di anime.

Ho condiviso con Padre Tidona, lui Assistente , io Presidente diocesano, il difficile passaggio della Azione Cattolica al nuovo Statuto di Paolo VI e posso dire che lui ha sempre amato l’A.C. e si è impegnato anche per creare gli indispensabili spazi formativi : l’ultima apparizione pubblica, pochi giorni addietro, è stata l’inaugurazione, assieme al nostro Vescovo, della restaurata Casa Bachelet a Marina di Ragusa.

Padre Tidona aveva una visione larga sulla funzione e fruizione dei beni ecclesiastici e quando ha potuto, come Vicario del Vescovo, come Presidente della Fondazione S.Giovanni, come Presidente dell’O.Pia E.Criscione Lupis e come Parroco della Cattedrale, ha cercato di acquisire, restaurare, rendere produttivi e porre al servizio della Comunità tutti quei beni atti a svolgere una funzione ecclesiale o sociale.

L’acquisizione ed il restauro della Torre di Canicarao, l’acquisizione ed il restauro di Palazzo Garofalo, il restauro della Cattedrale, del suo coro ligneo e delle sue opere d’arte, sono sole alcune delle tante iniziative portate avanti da Padre Tidona. Gli ultimi venti anni della sua vita, istante per istante, li ha dedicati a questa Parrocchia Cattedrale ed alla sua Comunità : ha avuto tanti giovani collaboratori che dopo breve tempo hanno avuto altri incarichi, ma lui è stato un costante riferimento per tutti.

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Padre Tidona ha visto crescere nella nostra Parrocchia tanti ragazzi, ormai grandi, che sono rimasti legati alla Cattedrale, che in gran parte oggi sono qui e che sono stati i primi, nella notte del suo ritorno alla Casa del Padre, a dargli l’ultimo saluto.

Il nostro Padre Parroco ha avuto nei giovani una grande fiducia, tanto da affidare loro, negli ultimi anni, la gestione del Comitato per i festeggiamenti del Patrono S.Giovanni e i giovani hanno ricambiato con entusiasmo ed impegno, la fiducia ricevuta.

In venti anni è cambiato profondamente il tessuto sociale di questa Comunità Parrocchiale, da centro pulsante della città, a quartiere marginale, parzialmente degradato.

Il nostro Parroco, con grande senso civico, si è impegnato, in prima persona, per la rivitalizzazione di questo centro storico, con documenti ufficiali sul PRG e sul Piano Particolareggiato, co-fondando L’Associazione di Impegno S.Giovanni e partecipando a tante altre iniziative, senza alcuna remora nei confronti delle varie Amministrazioni.

Grande apertura quindi ai problemi della città, ma anche ai mezzi di comunicazione sociale e qui non posso non ricordare di aver collaborato con lui nella fondazione di radio Insieme; per suo impulso nacque poi anche il giornale Insieme.

Come non essere perciò grati al Signore per averci donato questo Sacerdote dal cuore grande, questo Amico dallo sguardo puro, questo compagno di viaggio nel nostro pellegrinaggio terreno!

Come non essere grati al nostro carissimo Parroco per quello che ogni giorno ci ha donato con il suo Ministero, con la sua dedizione e con il suo amore e come non chiedergli scusa, se in qualche occasione non gli siamo stati sufficientemente vicini.

Sarà veramente difficile abituarci a non vederlo seduto al suo confessionale o alla porta della Chiesa per salutare, dopo la messa, i suoi parrocchiani.

Le tantissime espressioni d’affetto di questi giorni, la presenza in questa nostra Cattedrale degli Eccellentissimi Vescovi, dei Presbiteri, della Autorità e della grande folla di amici sono la migliore testimonianza della stima e dell’affetto che tutti nutriamo per il nostro carissimo Padre Tidona.

Alla sorella Emanuela, che è stata sempre al suo fianco, porgiamo le nostre vivissime condoglianze, mentre lei stessa, mi ha pregato di esprimere a tutti, a suo nome, un sincero ed affettuoso grazie.

Ed infine a Lei, caro Padre Tidona, rivolgo, con parole sicuramente inadeguate, quest’ultimo saluto, nella cristiana certezza che dal cielo ci sarà sempre vicino e nella speranza di essere riuscito ad esprimere quello che questa nostra Comunità sente e cioè che le abbiamo voluto, le vogliamo e le vorremo sempre bene.    

Franco Antoci 

 Mons. Tidona, un uomo indimenticabile

di  Giuseppe Miccichè (Santa Croce Camerina)

Rimarrà sempre vivo in me il ricordo di Mons. Carmelo Tidona, uomo di grande fede religiosa e di profonda cultura.

Per le sue qualità intellettuali e morali egli non lasciava indifferenti coloro i quali avevano la fortuna di conoscerlo.

Sempre se ne apprezzava la semplicità dei modi, la ricchezza delle conoscenze, la profondità del pensiero, la chiarezza della parola. Incontrarlo e conversare con lui era un godimento: il suo dire, affettuoso, sereno, collaborativo, misurato, lasciava un segno incancellabile in chi lo ascoltava.

Egli sapeva chiarire dubbi, indicare percorsi di ricerca, segnalare letture capaci di illuminare.

Ricordo le conversazioni nelle serene passeggiate estive sulla spiaggia di Casuzze, assieme alla sorella che tanto amava, i suoi consigli per la stesura del mio libro sul “Movimento cattolico nei comuni iblei”, uscito poi nel 1994, più recentemente l’invito a compiere ricerche sul rapporto tra stampa e società nelle Diocesi di Siracusa, Noto e Ragusa dall’800 al secondo dopoguerra, da me subito accolto e concretizzato in un lavoro di prossima pubblicazione.

La sua morte riempie il mio cuore di tristezza. Perdo un caro amico. La Chiesa e la società perdono un uomo di grande valore. Per questo insostituibile. Mi conforta la certezza che, per le sue doti, tutto nell’Aldilà gli sarà amico.

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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