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Pubblicato il 20 Ottobre 2014 | di Agenzia Sir

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Immigrazione: presentato in Prefettura il piano di contingenza sanitaria

Una problematica che oramai fa parte della nostra provincia, si chiama immigrazione. E nel salone d’Onore della Prefettura di Ragusa, alla presenza del Prefetto dr. Annunziato Vardè, del direttore generale dell’Asp, dr. Maurizio Aricò e del responsabile Migrazione dell’assessorato, dr. Francesco Bongiorno, è stato presentato il “ Piano di contingenza sanitario regionale migranti 2014”

Il Piano è stato stilato da una task-force di cui fanno parte il responsabile Migrazione dell’assessorato, Francesco Bongiorno, ed esperti dell’Organizzazione mondiale della Sanità, coordinati dal dottor Santino Severoni.

La presentazione del documento è stata fatta da Bongiorno che ha sottolineato il fatto che, all’interno del Piano si identificano i ruoli e le responsabilità delle istituzioni sanitarie e delle principali organizzazioni coinvolte nell’accoglienza degli immigrati. Lavoro frutto del protocollo d’intesa di cui fanno parte, oltre la Regione Siciliana, l’Organizzazione mondiale della Sanità, Emergency, Medici senza frontiere e Croce Rossa italiana: la Sicilia è la prima regione in Europa che si dota di un sistema così definito. Così si è espresso il dr. Bongiorno: “Il Piano è preposto per tutelare la salute dei migranti, della popolazione residente e degli operativi impegnati nell’accoglienza: tutto ciò è stato possibile grazie al forte raccordo con il territorio, le strutture sanitarie ed ai centri di accoglienza della nostra regione”. Il dirigente regionale ha così concluso:
“Il coordinamento è di competenza all’Assessorato regionale alla Salute; infatti, viene individuato un coordinatore regionale, che avrà, come punti di riferimento sul territorio, i direttori sanitari delle Asp. Un ruolo peculiare viene affidato alla comunicazione ed all’informazione, in modo da evitare facili allarmismi tra la popolazione e la circolazione di notizie infondate sui media. Uno degli aspetti più rilevanti è l’identificazione di due diversi responsabili per l’assistenza in banchina e per i centri di accoglienza.”

E’ stata poi la volta del Prefetto Vardè: “I migranti sono persone fragili , quindi abbiamo il dovere etico e morale di proteggerli, al pari della popolazione residente. Nessun rischio per la salute dei cittadini, è più un problema buona comunicazione per evitare allarmismi infondati”.

Da parte sua il Direttore Generale dell’Asp ragusana Aricò ha attenzionato alcuni aspetti che sono emersi durante la discussione. E si è soffermato sui “ mediatori culturali” : “ci stiamo occupando di queste figure ha detto – tra l’altro necessarie per comunicare con i migranti, per garantire loro una buona assistenza sanitaria. Il migrante deve essere considerato un valore aggiunto per la nostra comunità e non un problema. I numeri, sono certamente significativi di una realtà che non è più un’emergenza bensì una normalità: abbiamo avuto, secondo le nostre fonti, fino ad oggi oltre ventimila migranti sbarcati nelle nostre coste, un incremento davvero eccezionale, rispetto alle cifre dello scorso anno .” Un fenomeno, aggiungiamo noi, assai rilevante che merita attenzione ed interventi concreti da parte di tutti i soggetti pubblici coinvolti.


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