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Pubblicato il 30 Ottobre 2014 | di Redazione

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I programmi del pomeriggio in TV

Una volta le tv generaliste facevano trascorrere un pomeriggio piacevole con trasmissioni di intrattenimento a chi doveva o voleva restare a casa. Da qualche anno purtroppo Rai e Canale 5 nei programmi pomeridiani fanno a gara per sviscerare l’ultimo caso di femminicidio.
Proprio oggi, 29 Ottobre, alle 17 circa, ho acceso il televisore che era sintonizzato su Rai uno: si parlava del caso di Elena Ceste.
Satura ormai di questi processi celebrati sul teleschermo, sono passata a Canale 5 e per qualche attimo ho avuto la sensazione che il telecomando non mi avesse obbedito: stesse identiche immagini.Solo l’apparizione di Barbara D’Urso, qualche istante dopo, mi ha fatto capire che i due colossi delle generaliste si stavano accanendo morbosamente, e sottolineo questa parola, sulla vittima,sui figli, sul marito sospettato, che avrebbe diritto, secondo le nostre leggi, alla presunzione di innocenza sino a sentenza passata in giudicato e non dovrebbe essere dato in pasto ai telespettatori come tanti, prima di lui, in questi anni.
Desolata, perchè ormai ogni pomeriggio è la stessa cosa, sono passata immediatamente su Rai due, almeno Max Giusti ti fa rilassare.
La violenza sulle donne e il femminicidio in particolare non si combattono in questo modo. Anzi sono convinta che l’escalation del fenomeno si debba anche all’effetto emulazione che sulle menti più deboli può ingenerare il farne continuamente e ripeto morbosamente oggetto di spettacolo e di talk show con i soliti “esperti”.
Sono convinta che per combattere e non solo la violenza contro le donne, ma anche il bullismo che si accanisce sui “diversi”(anche essere sovrappeso oggi significa essere diversi!) occorre la certezza della pena e di una pena che sia adeguata al reato commesso. Smettiamola con gli arresti domiciliari (che è molto facile violare) a pochi metri dalla casa della vittima che, riuscita a stento a sopravvivere, è in preda alla paura e deve affidarsi ad una scorta!

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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