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Pubblicato il 19 Novembre 2014 | di Agenzia Sir

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Il glaucoma: un ladro senza volto

Ladro silenzioso della vista, è l’appellativo coniato per definire una malattia subdola ma dai risvolti assai pesanti: il glaucoma . Una presenza subdola perché “invisibile” in quanto non ci sono sintomi ed il paziente continua a vedere bene mentre sotto sotto la pressione oculare sale e distrugge il nervo ottico . Quale il rimedio primario, quello comune a tante altre diverse patologie, la diagnosi precoce , un fattore estremamente importante in quanto questa malattia può essere trattata con maggiore successo quando diagnosticata precocemente. E’ molto importante quindi conoscere i fattori di rischio per il glaucoma e sottoporsi periodicamente ad una visita dal medico oculista. Lo ha detto il prof. Teresio Avitabile, ordinario dell’Università di Catania e direttore della divisione di Oftalmologia del policlinico Vittorio Emanuele, sempre a Catania, partecipando all’iniziativa, promossa nella sede dell’Ordine dei medici dall’Ammi sezione di Ragusa, dalla Fidapa e dal convegno Maria Cristina di Savoia. A fare gli onori di casa i presidenti delle tre associazioni, rispettivamente Elisa Marino, Anna Di Cesare, Sara Greco.
C’era anche l’oculista ragusano Carlo Giummarra che ha presentato il prof. Avitabile. Quest’ultimo ha spiegato i principali fattori di rischio per il glaucoma: vale a dire età superiore a 45 anni; familiarità, soprattutto di primo grado, con soggetti glaucomatosi; razza nera; diabete; miopia elevata; episodi di aumento della pressione oculare; storia di traumi oculari; uso di cortisone. Il glaucoma, è stato chiarito inoltre, è molto più diffuso tra gli anziani :se si è varcata la soglia dei 60 anni si è sei volte più a rischio di ammalarsi. Se poi si ha il diabete o una pressione sanguigna elevata, il rischio aumenta. Così come aumenta se si deve fare uso di cortisone in qualsiasi forma (per bocca, per iniezione, per spray nasale, per collirio). Inoltre, una ferita o un trauma all’occhio può determinare la comparsa di glaucoma anche molto tempo dopo l’incidente. Al termine il prof. Avitabile è stato ringraziato da Elisa Marino per le esaurienti e interessanti informazioni che ha fornito. “Come sezione di Ragusa dell’Ammi – ha concluso la Marino – assieme alle altre associazioni che ci hanno collaborato, Fidapa e convegno Maria Cristina di Savoia, siamo sempre molto attenti a trattare tematiche che, come in questo caso, possano fornire delle indicazioni specifiche alla collettività su malattie devastanti come questa su cui è necessario porre la massima attenzione”.

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