Pubblicato il 19 Febbraio 2015 | di Luciano Nicastro
0Contro le morti degli immigrati nel Mar Mediterraneo
Per far crescere una coscienza critica operativa contro la struttura scafista delle morti bianche nel MEDITERRANEO entriamo forando le astrattezze e le complicità con la qualità di merito e di stretto riferimento all’obiettivo dell’operazione del corridoio umanitario europeo sicuro con una misura attiva di concretezza e di esemplarità. L’Italia darebbe l’esempio di proposta e di avvio della svolta di soluzione.
Bisogna voltar pagina facendo finalmente una rivoluzione possibile con una proposta praticabile. Si tratta di contrastare con forza ed efficacia il cinismo degli scafisti che lucrano sulle speranze e sui soldi degli immigrati e dei loro familiari le loro fortune creando un canale regolare e alternativo per offrendo come Stato Italiano e come Unione Europea agli immigrati clandestini di poter attraversare il mar Mediterraneo in sicurezza e di sbarcare da vivi nei nostri appositi approdi anziché da morti nelle nostre spiagge. Una nave regolare a ciò autorizzata e finanziata potrebbe fare corse settimanali fra le due sponde dell’Africa – della sicilia e dell’italia.
Si potrebbe così incanalare il flusso migratorio dei cosiddetti clandestini preparando condizioni politiche e legislative, organizzative e di trasporto e di accoglienza,semplice e accogliente. Bisogna almeno modificare l’attuale legislazione repressiva con una migrazione guidata verso positivi esiti sia perl’immigrato che per lo Stato che accoglie. In concreto si tratta di modificare il reato di clandestinità inserendo la clausola di un permesso di soggiorno lungo sei mesi per lavoro o per ricongiungimento come lavoratore ospite in carico o alla Caritas, o ai patronati…. L’apposito Albo dei lavoratori ospiti segue l’immigrato alla partenza,durante il viaggio e lo sbarco sino agli eventuali corsi di formazione professionale o centri per l’avviamento al lavoro privato o alle altre sedi di approdo in altri Paesi europei perché la Sicilia spesso è una terra di smistamento della immigrazione verso i parenti già inseriti in altri luoghi.
Anche l’obbiezione secondo cui il costo complessivo non può essere messo a carico dello Stato ma deve intervenire in toto L’Unione Europea per una efficace politica di difesa dei confini a Sud,può essere contestata con una azione di contribuzione in rete e sinergica tra immigrato “ospite regolare”, Stato e Unione Europea,armatore di navigazione. In atto come si sa per studi e ricerche giornalistiche ogni immigrato da’ allo scafista almeno mille euro per il traghettamento clandestino a proprio rischio e pericolo. Per i soldi ,come è noto,l’immigrato viene aiutato da tutti i membri della famiglia di provenienza che spera nella riuscita e nel successo del proprio familiare anche per tutti.
Tutto questo in uno con una svolta culturale e morale all’insegna dell’immigrato come nostro fratello, concittadino e lavoratore in potenza. Con questo progetto di immigrazione “guidata” e promossa verrebbe sconfitto lo scafismo,risparmierebbe parecchio per il costo del viaggio in sicurezza l’immigrato ospite, ilPaese ospitante, il mondo del lavoro e la produttività delle imprese consolidate o stagionali.
Vale la profezia del santo Giorgio La Pira di Pozzallo, già Sindaco di Firenze: “Fare delle Nazioni,nel rispetto dei loro inconfondibili caratteri,un’unica famiglia umana in modo da assicurare a tutti gli uomini la gioia del lavoro,della casa,della fraterna assistenza e della ricchezza culturale,spirituale e religiosa”