Attualità

Pubblicato il 19 Febbraio 2015 | di Agenzia Sir

0

Nuovo ospedale: un sogno che sarà realtà

download (1)Il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale, dr. Maurizio Aricò, ha tenuto una conferenza stampa presso il nuovo ospedale “Giovanni Paolo II” di contrada Cisternazzi: assieme
alla nuova direzione strategica aziendale composta dal direttore sanitario, dr. Giuseppe Drago e dal direttore amministrativo dr.ssa Elvira Amata, gli organi d’informazione hanno visitato i nuovi moderni locali in fase di ultimazione le cui peculiarità sono state illustrate dall’arch.
La nuova struttura sarà il fiore all’occhiello della sanità iblea, previsioni di apertura tra due anni e mezzo, tra le eccellenza da citare le stanze per la degenza che ospitano solo due pazienti, poi una sezione di Pronto Soccorso oltremodo spaziosa che sarà dotata di attrezzature sanitarie d’avanguardia, e poi ancora da queste la nuova Pet, l´apparecchiatura che sostituirà la risonanza magnetica, che in tempi brevi sarà installata direttamente nel nuovo monoblocco ospedaliero 220 la dotazione dei posti-letto. Intervistato Aricò ha detto tra l’altro: “ Aggiungo che stiamo completando le due sale operatorie e che stiamo lavorando sugli arredi. L´assessorato regionale alla Salute ci ha garantito altri otto milioni per cui siamo sulla strada giusta. Ma niente date certe per non creare aspettative”. Saprete tutto a tempo debito”. Ha spiegato anche l´assetto dei tre ospedali su cui Ragusa potrà contare non appena il nuovo ospedale diventerà pienamente operativo. “Al “Civile” – dice Aricò – trasferiremo tutte le strutture e gli uffici amministrativi dell´Asl. Spendiamo oggi un milione di euro come fitti per locali destinati ad uffici e ambulatori in tutta l´Asp, a Ragusa realizzeremo un bel risparmio. Il Paternò Arezzo avrà invece una vocazione oncologica e lì concentreremo i reparti ad essa collegati”.
In linea di massima, il nuovo ospedale accoglierà i reparti oggi dislocati tra il Civile e il Paternò Arezzo. L’ospedale di Ibla cambierà quasi radicalmente la fisionomia, tanto da ipotizzarlo con un centro e riferimento oncologico ad alta specializzazione e un centro destinato alla riabilitazione e alla lungodegenza. Il Civile, una volta ristrutturato, ospiterà quasi certamente gli uffici dell’Azienda sanitaria ed altri ufficio oggi allocati in locali in affitto con costi rilevanti. Il nuovo ospedale verrà a
costituire una struttura primaria di sicurezza territoriale e per la gestione dell’emergenza ai fini della Protezione Civile. Inoltre, di rilevante importanza, la presenza di importanti attrezzature che sono funzionali ai collegamenti di cui l’ ospedale potrà avvalersi: tra questi, si spera, l’eliporto dedicato ai servizi di emergenza e urgenza
Il nuovo ospedale potrà contare – come accennato – su 220 posti letto totali capaci di ospitare diverse specialità e poi ancora i servizi sanitari di medicina e chirurgia di urgenza e di accettazione-astanteria, la direzione sanitaria, la radiologia, il laboratorio analisi, l’anestesia, la farmacia ed il blocco operatorio.
Il futuro dell’Ospedale Maria Paternò Arezzo lo vede capace di 74 posti letto per ospitare “gli acuti” in chirurgia toracica, in radioterapia, oncologia medica e nefrologia e dialisi e per “post acuzie” quali la lungodegenza medica, la medicina fisica e riabilitativa e l’Hospice oncologico.

Tags: ,


Autore



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna Su ↑