Pubblicato il 20 Marzo 2015 | di Redazione
0Dalla strada all’oratorio itinerante
di Jenny Campagnolo
Sette parrocchie, più di cento bambini, tante famiglie, educatori, sacerdoti e un gruppo affiatato ed entusiasta di 18 giovani in servizio civile per la diocesi di Ragusa ad organizzare il tutto, coordinati dall’equipe del progetto “Fanello in azione… dalla strada all’Oratorio itinerante” della Caritas Diocesana.
Ha preso vita così la prima edizione del festival “Fest-Art. Amici d’arte fra Lab-Oratori”, che si è tenuto il 4 febbraio nella parrocchia San Domenico Savio di Vittoria.
L’idea, nata dall’equipe educativa che ormai da sette anni opera nel quartiere Fanello in favore dei bambini con difficoltà socio-economiche, era legata a due obiettivi: da un lato quello di rendere protagonisti i bambini, attraverso l’espressione di un laboratorio musicale reso “speciale” dall’uso di strumenti non convenzionali come il corpo e oggetti riciclati; il secondo obiettivo era quello di mostrare il valore di un’esperienza di animazione inter-parrocchiale, già avviata dal progetto attraverso il torneo “Un goal per la fraternità”.
Ma, una volta appiccata la miccia, anche tutte le altre parrocchie che lavorano intensamente con i bambini si sono lasciate accendere!
I giovani in servizio civile in sette delle sedici parrocchie sedi dei progetti “Argento Vivo” della Caritas e “Passo Passo” della fondazione San Giovanni Battista hanno partecipato alla Fest-Art, con i bambini che già da febbraio 2014 accompagnano con un lavoro educativo costante e quotidiano fatto di amicizia, fiducia, sostegno scolastico, animazione, relazioni d’aiuto con le famiglie.
Erano presenti parrocchie di Vittoria (San Domenico Savio, Resurrezione, Madonna Assunta, Anime Sante del Purgatorio, Santa Maria Goretti), di Comiso (Maria SS. Delle Grazie) e di Ragusa (San Giuseppe Artigiano): tutti in questa periferia della Diocesi, fiera ospite di un evento di gioia e di espressione artistica.
Luci, colori, musiche, danze, recite, versi in rima, canzoni, filmati… sono state davvero tante le forme in cui i bambini hanno espresso belle capacità creative, vivendo per pochi attimi l’emozione del palco, del sano protagonismo, la gioia di condividere sensazioni nuove con i compagni e gli educatori, di esibirsi di fronte alle famiglie e agli altri bambini, interessati a scoprire cosa i coetanei hanno fatto nelle altre parrocchie.
Un evento semplice, frutto della collaborazione inter-parrocchiale, del mettere assieme le forze, espressione finale di un percorso educativo serio, impegnativo, che ha generato relazioni vere e profonde fra i volontari in servizio civile ed i bambini e anche fra i bambini stessi.
Le lanterne volanti che a fine serata si sono levate con le loro fiamme verso il cielo, hanno lasciato tutti, grandi e piccini, con il naso in su, ma con i piedi saldi su una Chiesa accogliente, a servizio dei più piccoli, portatrice di speranza.