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Pubblicato il 14 Maggio 2015 | di Agenzia Sir

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Questa autostrada “s’ha da fare”

Ed il grido di dolore è tornato a farsi sentire nella stanza dei bottoni della Capitale. Il commento del Sindaco Federico Piccitto a margine dell’incontro a Roma tra il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ed una delegazione iblea, della quale ha fatto parte il primo cittadino, è stato amaro : “Il gioco dell’oca sulla questione del raddoppio della Ragusa-Catania, deve finire. È in gioco il futuro dello sviluppo economico e sociale del nostro territorio”.

“Ogni volta che se ne parla infatti – dichiara il Sindaco – i dubbi e le incertezze sulla realizzazione dell’opera crescono anziché diminuire. Ed ogni volta dobbiamo assistere a spiegazioni, giustificazioni e ritardi che non rispondono all’unica vera importante domanda: quando si parte? Dopo gli allarmi delle scorse settimane, poi fugati, ora si aggiunge l’ennesimo tassello, ossia la necessità di un aggiornamento del piano economico e finanziario del progetto, che risale ad otto anni fa, e sulla cui base era addirittura già stata firmata, a novembre 2014, la convenzione con il promotore privato.

Quindi, proprio come in un gioco dell’oca sulla pelle dei cittadini, ad ogni passo avanti ne corrispondono due indietro. Apprezzo comunque la franchezza del ministro Delrio, il quale peraltro ha confermato la disponibilità dello stanziamento pubblico, altro aspetto che aveva sollevato non pochi timori nel territorio. Lo stesso Delrio si è impegnato, entro un mese, a definire questo ulteriore passaggio. Un termine preciso, oltre il quale saranno davvero inaccettabili ulteriori rinvii, perché il territorio ibleo, come ho sottolineato oggi, non merita di continuare ad essere vittima di continui ritardi, e non intende, ne sono certo, rimanere ad osservare in silenzio l’ennesima mancanza: la Ragusa-Catania si deve fare, senza se e senza ma!”

imagesSarebbe oltraggioso non solo per il territorio ibleo ma anche per tutto il sud della Sicilia vedere sfumare nel nulla questo grande sogno: ne sanno qualcosa le centinaia di automobilisti che quotidianamente per piacere o per necessità sono costretti ad attraversare quei poco più di cento chilometri che separano il capoluogo ibleo da quello etneo costretti ancora a sopportare stoicamente i disagi della 194 e della 514, un tratto viario che spesso richiede un tempo di percorrenza antidiluviano per l’impatto sia con il traffico pesante sempre incombente, sia per lo stato precario in cui versa in più punti il manto stradale. Un provincia la nostra vocata al turismo ma penalizzata enormemente in tema di infrastrutture.

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