Società

Pubblicato il 19 Maggio 2015 | di Saro Distefano

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Per rottamare le auto si ricorrere alla pubblicità violenta

Non più tardi di un mese fa ho pubblicato su questo stesso sito di “Insieme” la descrizione di una pubblicità televisiva che ritenevo – e ritengo tuttora – molto stupida e offensiva.

Torno sull’argomento perché in questi giorni ascolto alla radio (non so se lo stesso spot vada in onda anche sulle televisioni), una pubblicità della Ford, celeberrima casa automobilistica statunitense.
Si sente – e immaginare i volti non è difficile ma anche inutile – la voce di un giovane adulto, un uomo che abbia da poco passato i quaranta anni, che a volume sufficientemente alto dice: “su ragazzi, prendete le mazze da baseball che distruggiamo la vecchia auto”. Poi baccano, rumori, grida, come appunto di ragazzi che si agitano, e infine (il tutto dura meno di due minuti) una voce suadente, di quelle tipiche della radio e delle pubblicità radiofoniche a maggior ragione, che spiega con fare più che convincente che “non serve la mazza da baseball, la tua vecchia auto te la rottama la Ford, e fino a duemila euro per l’acquisto di una nuova automobile Ford”.

E poi il consueto elenco di modelli e costi al netto della rottamazione che può raggiungere, appunto, i duemila euro.
Cosa io trovi di strano in questo spot radiofonico è evidentissimo, e spero anche condivisibile. È la nemmeno tanta velata violenza, tipica di questa nostra attuale società, che si esprime con la distruzione di una vecchia automobile a colpi di mazze di baseball. Anche trascurando il concetto di rottamazione, di suo non molto bello (io sono cresciuto in un’epoca che prediligeva il riparare, l’aggiustare – fin dove possibile – al buttare, all’eliminare) e che però ha permesso negli anni di ammodernare il parco auto eliminando le antiche e molto inquinanti macchine degli anni 70 e 80, è l’utilizzo della mazza di baseball (per fini che non sono la partita nel “diamante” tanto amato dagli statunitensi e poco giocato nel resto del mondo) che mi inquieta. Perché la mazza è utilizzata, ripeto, o nel campo per giocare quello sport le cui regole sono note solo agli yankee, oppure per le spedizioni punitive, per i pestaggi degli estremisti, per tenerla nel cofano della macchina “perché non si sa mai”.

Messaggi che vorrebbero forse essere simpatici, divertenti, “moderni” nella mente dei “creativi” che debbono, necessariamente debbono inseguire le mode (che loro stessi creano) per poi andare oltre, molto oltre e di fatto stimolare gli istinti più animaleschi e orami, purtroppo, nemmeno tanto reconditi.

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Autore

Nato a Ragusa nel 1964 è giornalista pubblicista dal 1990. Collabora con diverse testate giornalistiche, della carta stampata quotidiana e periodica, online e televisive, occupandosi principalmente di cultura e costume. Laureato in Scienze Politiche indirizzo storico, tiene numerose conferenze intorno al territorio ibleo.



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