Pietra tombale sulla “sognata” autostrada Modica-Gela
L’altro giorno ci siamo occupati del nuovo tratto della Ragusa-Catania (che poi arriverebbe solo a Lentini) registrando l’attenzione delle forze socio-economiche e, un po’ meno, di quelle politiche del nostro territorio: ma c’è un’altra strada che certamente non vedrà mai l’alba, quella che dovrebbe riguardare il completamento dell’autostrada Siracusa-Gela”.
Ed il presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono, è intervenuto sulla scottante problematica, che nei giorni scorsi è stata al centro di una riunione della presidenza provinciale dell’associazione di categoria. Il tracciato autostradale, nel suo progetto originario risalente addirittura agli anni ’60 del secolo scorso, prevede una lunghezza complessiva di circa 130 chilometri, dei quali una quarantina sono attualmente in esercizio da Siracusa a Rosolini (anche se già malridotti per il suo manto stradale sconnesso in più punti), ed altri 20 circa – lotti 6, 7 e 8 da Rosolini a Modica – sono nella fase iniziale di costruzione. “Su quest’ultimo fronte, se saranno rispettati i tempi – dice Santocono – entro un paio d’anni saremo in presenza di un fatto storico per il nostro territorio: per la prima volta la provincia di Ragusa sarà attraversata da un tratto di autostrada. Speriamo solo che la qualità del manufatto sia degna di un paese civile e che non succeda come per la Cassibile-Rosolini dove diversi tratti risultano dissestati (come sopra accennato) e sono già iniziati i lavori di rifacimento con grande spreco di risorse pubbliche. Sui restanti 70 chilometri per arrivare da Modica a Gela, vale a dire gli otto lotti dal n. 9 al n. 16, non si hanno notizie né precise, né confortanti. Sappiamo solo che l’iter dei lotti 9, 10 e 11 (da Modica a Scicli e Ragusa) è in una fase leggermente più avanzata, mentre per la parte rimanente si è poco più che all’anno zero. E’ chiaro, in ogni caso, che il primo problema da affrontare è quello del finanziamento dell’opera”.
Il presidente Santocono sottolinea il fatto che i 20 chilometri attualmente in fase di realizzazione sono stati aggiudicati per un importo di oltre 350 milioni di euro e che quindi per i rimanenti 70 chilometri fino a Gela si renderà probabilmente necessario non meno di un miliardo di euro. “E tuttavia questo – continua – non può essere un valido motivo per arrendersi e per mettere una pietra sopra il completamento dell’opera, che invece è essenziale per il completo sviluppo di una delle zone più avanzate della Sicilia, in modo da chiudere il cerchio delle infrastrutture territoriali fondamentali assieme all’aeroporto di Comiso e al Porto di Pozzallo, al servizio soprattutto dell’agricoltura, della piccola impresa e del turismo, paesaggistico e culturale. Così l’intero Sud-Est della Sicilia sarà messo nelle condizioni di uscire definitivamente dall’isolamento infrastrutturale di cui ha sofferto fino ad ora. Perciò, riteniamo, come Cna, – dice ancora Santocono – che da una parte vada tallonato chi di dovere (a cominciare dall’Anas e dal Consorzio autostrade siciliane) per portare a compimento il complesso iter preliminare finalizzato a rendere cantierabile l’opera”. E poi sarà necessario esplorare tutte le strade possibili per reperire i cospicui finanziamenti necessari, a cominciare dai Fondi strutturali 2014-2020, sull’utilizzo dei quali la posizione della Cna è chiara da tempo: le somme a disposizione della Sicilia vanno concentrate su alcuni obiettivi fondamentali, a cominciare dal sostegno al lavoro produttivo e, appunto, alla realizzazione delle infrastrutture fondamentali per lo sviluppo. Per questo motivo la Cna provinciale di Ragusa auspica che l’intero territorio ibleo sappia superare l’attuale fase di stanchezza e di rassegnazione, anche attraverso il coinvolgimento dei territori vicini interessati alle stesse problematiche, richiamando altresì le rappresentanze politiche ed istituzionali a svolgere con forza e determinazione il proprio ruolo nei confronti dei centri decisionali nazionali e regionali.
