Vita Cristiana

Pubblicato il 3 Giugno 2015 | di Agenzia Sir

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Grandioso finale per la festa di San Giorgio a Ibla

2Un finale strepitoso prima del rientro del simulacro del santo cavaliere e dell’Arca santa all’interno del Duomo, uno spettacolo piromusicale di grande impatto eseguito dalla a ditta “F.lli Vaccalluzzo” di Belpasso e la trasformazione “visiva” della facciata della Chiesa madre che è stata immersa in luci da favola dove è apparsa digitalizzata l’immagine di San Giorgio.

Decine di migliaia i fedeli e i turisti che non hanno voluto mancare all’appuntamento clou delle celebrazioni: il quartiere barocco per tutta la giornata di domenica è stato letteralmente invaso da 3un fiume di persone oltre quarantacinquemila, secondo le stime degli organizzatori, con una presenza che, rispetto agli anni scorsi, è stata da record.

E’ stato il vescovo della diocesi di Raugsa, mons. Paolo Urso a presiedere la santa messa solenne, e mons. Urso, durante la funzione tenutasi alla presenza delle autorità civili e militari e dei rappresentanti del comitato della festa di San Giorgio di Modica, che ha stretto un gemellaggio con i “colleghi” ragusani, ha tenuto a ricordare le peculiarità del santo cavaliere e di come il suo martirio sia servito da esempio per quanti ritenevano che il sistema del tempo, all’epoca un impero romano sempre più decadente e corrotto, non potesse essere scardinato.

Un parallelismo da effettuare, in qualche modo, e con le dovute cautele, con i nostri tempi: subito dopo, l’uscita dal Duomo del simulacro di San Giorgio e dell’Arca Santa è stata salutata da una vera e propria ovazione da parte della gente assiepata nella piazza sottostante. Il corteo religioso ha visto la presenza dei rappresentanti delle confraternite di 4Ibla con le loro vesti storiche, seguiti dal parroco del Duomo, don Pietro Floridia, da numerosi sacerdoti e dai vertici locali delle autorità civili e militari: c’erano anche i sindaci rappresentanti dell’associazione “San Giorgio e i suo Comuni”.

Più volte, durante la processione, intonato dai portatori, con indosso le classiche magliette bianco e rosse, è risuonato il grido “Truonu viva”, enunciazione tesa ad esaltare tutta la passione nutrita dai devoti nei confronti del santo cavaliere. Tra i momenti più suggestivi, la sosta alla chiesa delle Anime sante del Purgatorio.
Lungo tutto il tracciato della processione, numerosi i fedeli che, dai balconi delle proprie abitazioni, soprattutto in corso XXV Aprile ma anche altrove, hanno omaggiato il santo martire, come tradizione vuole, con il lancio di petali di rosa. Nel pomeriggio e in serata grande attenzione per la sfilata, prima, e il concerto, poi, della fanfara del 12esimo battaglione carabinieri Sicilia di Palermo. Da brividi la parte finale del concerto quando una piazza stracolma, prima dei fuochi artificiali, ha intonato l’inno di Mameli.

“Ancora una volta – dicono i componenti dell’associazione San Giorgio martire – si è rinnovato un culto che affonda le radici nella notte dei tempi. Le decine di migliaia di presenze che è stato possibile registrare testimoniano che la tradizione celebrativa dedicata al santo cavaliere continua a riscuotere grande interesse da parte di fedeli e visitatori. Dobbiamo ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuto, dagli enti pubblici e privati a Ibla classica international, con il suo direttore artistico Giovanni Cultrera, alle forze dell’ordine, ai circoli cattolici, ricreativi e culturali di Ibla. Senza dimenticare tutti i cittadini che, con le loro offerte, hanno contribuito alla buona riuscita della festa.” Occorre, inoltre, precisare che parte del ricavato della raccolta delle offerte sarà destinato alla San Vincenzo parrocchiale a sostegno delle famiglie bisognose.

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