Società

Pubblicato il 16 Dicembre 2015 | di Redazione

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Le domande da farsi sul gioco d’azzardo

Ti piace vincere facile? La domanda è retorica e accattivante, ma la promessa che in essa si nasconde non è mai risultata più falsa e devastante. Essa fa leva sul desiderio umano, quasi una bramosia incontenibile, di avere una vita facile e senza troppi sforzi e fatiche, a volte anche sul bisogno di risollevarsi da una situazione di perdita della sicurezza o di disagio economico.

Non ci rendiamo conto, e meno che mai lo Stato, che cedere a questo desiderio, illudersi di soddisfare in questo modo un bisogno, comporta per tutti una sconfitta profonda. Il gioco è a perdere. Nessuno si può illudere di guadagnare davvero dalla promozione ormai dilagante di qualunque gioco d’azzardo: dal gratta e vinci alle slot, dai centri scommesse ai casinò on-line, fino ai cari vecchi giochi, uno fra i tanti il lotto.

vignettaLa necessità dello Stato di reperire fondi per risanare la finanza pubblica ha aperto la strada alla diffusione, sempre più capillare, del fenomeno: entriamo in un tabacchino e troviamo ben esposti i famosi gratta e vinci, da ribattezzare gratta e perdi (i soldi che hai nel portafoglio); usciamo da lì e, girato l’angolo, possiamo trovare un centro scommesse; entriamo in un bar per bere un caffè e vi troviamo dentro le slot; apriamo una pagina web e automaticamente se ne apre un’altra di un casinò on line; vediamo il nostro programma preferito in TV e viene interrotto dalla pubblicità che ci invita a tentare la fortuna, naturalmente avvisandoci ad una velocità supersonica, e in maniera quanto mai sommessa, che il gioco d’azzardo “può indurre a dipendenza patologica”.

Nessun programma d’informazione, infatti, spiega cosa sia la dipendenza patologica o ludopatia e quali danni possa arrecare non solo a chi ne è colpito.
Non dimentichiamo che ogni situazione di disagio colpisce non solo l’individuo, ma anche la sua famiglia e larghe fasce della società.

Non è quindi inutile chiedersi: ma lo Stato, la società, ciascuno di noi quanto realmente ci guadagniamo in tutto ciò? Quante sono le famiglie rovinate dal gioco d’azzardo, fenomeno in passato marginale che è diventato così diffuso da risultare un’emergenza sociale e sanitaria, con costi altissimi per il recupero e l’assistenza?

Inoltre, come stiamo educando le nuove generazioni?Quanto viene sottratto all’economia sana? Quanto lo Stato e i cittadini dobbiamo oggi sborsare per curare questa grave malattia, individuale e sociale?

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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