Pubblicato il 11 Gennaio 2016 | di Redazione
0L’evento conclusivo di “Costruiamo saperi ” dedicato alla cucina ragusana
Dopo quattro eventi dedicati ai prodotti tipici di vari paesi (Tunisia, Marocco, Turchia, Albania e Polonia), l’incontro conclusivo per far conoscere ai cittadini il progetto della Diocesi di Ragusa “Costruiamo saperi ”, è stato dedicato prevalentemente alla cucina ragusana. L’evento si è svolto sempre presso la “Bottega dei saperi”, a Ragusa in Corso Vittorio Veneto 158-160.
Come ha ricordato Domenico Leggio, direttore della Caritas di Ragusa, quest’ultimo appuntamento non rappresenta la fine della divulgazione del progetto, ma vuole essere l’inizio di futuri eventi che si svolgeranno sia presso la “Bottega dei saperi ”, spazio di incontro culturale tra campagna e città e futuro punto vendita, sia in Contrada Magnì, luogo concreto di lavoro per 25 cittadini stranieri presenti nel territorio.
Durante l’evento, i numerosi partecipanti hanno potuto gustare: la provola ragusana, il caciocavallo semistagionato, la “nciuminata” (pane condito con capuliato e formaggio) e le scacce con broccoli, pomodoro e formaggio, ricotta e prezzemolo e ricotta e cipolla.
Come dolci sono stati offerti i famosi cannoli siciliani con crema e il biancomangiare (dolce molto semplice fatto con amido, latte intero, buccia di limone)
Elisa Gulino, di Architetti senza frontiere, ha voluto evidenziare l’importanza dell’integrazione culturale anche a partire dal cibo. Infatti, è stato servito pure il brik tunisino cucinato in due maniere differenti: uno con tonno prezzemolo, uova e formaggio, e uno con carne macinata, uovo e caciocavallo.
Nel contesto politico e culturale in cui viviamo, “Costruiamo saperi ” è un progetto molto significativo, perché oltre ad essere un’opportunità concreta di lavoro, è un’occasione per conoscere diverse culture e vincere la xenofobia con l’amore per la storia e per il prossimo.