Pubblicato il 15 Gennaio 2016 | di Redazione
0La congregazione delle Suore cappuccine dell’immacolata di Lourdes
Carolina, Concetta, Angela nasce a Palermo il 2 ottobre 1852, festa dei Ss. Angeli Custodi. Appartiene al nobile casato dei Baroni della Celsa Reale e viene educata come si conviene a nobili. Fa la prima Comunione ad otto anni, preparata dalla mamma, segue gli studi superiori in casa con due illustri precettori sacerdoti.
A 15 anni è una fanciulla avvenente. Ma Dio ha posto su di Lei il suo sguardo di predilezione. Carolina, comincia ad apprezzare la bellezza della verginità, a 17 anni, riceve il sacramento della Cresima.
Ella scrive un biglietto che pone nella scrivania e spesso rilegge: «Carolina, bada, sai, la tua felicità sta rinchiusa nella tua verginità …; non ti lasciare lusingare. Combatti fiduciosa nel Cuore di Gesù e non temere di essere vinta. “Coraggio! Fortezza e via, in nome di Maria!”.
A 19 anni e chiamata al capezzale del nonno, morente a Cinisi, incontra don Mauro Venuti, il sacerdote scelto da Dio a divenire il suo direttore spirituale. Non esita ad aprirgli l’animo e scopre che Dio la chiama ad uno stato di maggiore perfezione.
Il suo imperioso bisogno di immergersi nella contemplazione, la spinge a pensare al monastero di S. Caterina in Palermo; ma in lei c’è vivo anche un altro desiderio, altrettanto forte: lenire le piaghe fisiche e morali di tante creature – in Cinisi – la cui profonda miseria materiale ed ignoranza religiosa, la sconvolgono.
Il Papa Leone XIII, nel settimo centenario della nascita di San Francesco d’Assisi, incoraggia i parroci a far sorgere nelle parrocchie il Tor (Terz’ordine francescano). Don Mauro Venuti è all’avanguardia, e Carolina ne approfitta: potrà fondere in esso i due ideali: di contemplazione, seguendo la mistica di Francesco d’Assisi, e di azione, seguendo la vasta opera che a Palermo sta svolgendo padre Giacomo Cusmano.
Il Signore, prima di renderla degna di tale missione, la purifica: sedici lunghi mesi di dolori atroci, di sofferenze inaudite. Un medico, amico di famiglia, studia il caso a fondo, l’affida a San Giuseppe e Carolina guarisce. Il 13 giugno1887 Carolina veste l’abito religioso come Terziaria Francescana. Non si chiamerà più Carolina, ma Suor Maria di Gesù. Come Francesco si fa povera fra i poveri sfidando l’ira del padre che se ne sente profondamente umiliato. La sua opera abbraccia tutte le età ed ogni categoria di persone.
Istruisce e fa istruire, ogni giorno, da sapiente pedagoga, centinaia di fanciulli nella dottrina cristiana (la chiamavano “Don Bosco in gonna”).
Mette su un orfanotrofio e l’educandato. Costituisce il gruppo dei chierichetti la cui formazione serba tutta per sè. Nessuno muore a Cinisi, inoltre, senza che la serva di Dio sia al suo capezzale.
Madre Maria di Gesù getta cosi le basi delle odierne opere della congregazione. Tutto ciò sia in Italia che nelle terre di Missione: Brasile, Madagascar, Albania e Messico.
Madre Maria di Gesù, muore il 27 Gennaio 1923.
Unanime il grido del popolo alla triste notizia: “É morta una santa”.
Sarà presto beata?
Viene ammessa agli atti della congregazione per le Cause dei Santi a Roma nel gennaio 2014 un’altra grazia, ritenuta miracolo. Confidiamo che, entro il 2015 venga ammessa agli onori degli altari.
La Serva di Dio ebbe, nella sua vita, tre grandi amori: l’Eucaristia, l’Immacolata di Lourdes e San Giuseppe. L’ardente desiderio delle sue Figlie oggi è questo: “Poter seguire le orme della loro venerata Madre, impersonandone il carisma che è: Servire con umiltà, semplicità, gioia, generosità, tratto signorile e profonda umanità.
di Rosaria Diquattro