Attualità

Pubblicato il 19 Gennaio 2016 | di Redazione

0

Da braccianti sfruttati a imprenditori

“Non esistono stranieri. Esistono amici che non si sono ancora conosciuti”. Queste le parole che l’allora vescovo di Ragusa, monsignor Paolo Urso, aveva rivolto a fine novembre 2015 ai partecipanti al progetto “Costruiamo saperi ”.

Progetto che il nuovo, monsignor Carmelo Cuttitta, sta continuando e sostenendo con cura e dedizione. Il progetto della Diocesi di Ragusa, in partenariato con associazione “Uniti senza frontiere”, “Confcooperative Sicilia”, associazione “Architetti senza frontiere”, è stato avviato grazie a un contributo di fondazione “CON il Sud” e sta coinvolgendo in un’esperienza di formazione lavoro 25 cittadini stranieri residenti nel territorio di Ragusa, per un processo di accompagnamento all’autoimprenditorialità. Il luogo concreto di lavoro è in contrada Magnì. Qui alcuni partecipanti si dedicheranno all’edilizia, mentre altri si occuperanno del settore agricolo. Oltre a questo grande spazio, la Diocesi di Ragusa ha messo a disposizione due locali in corso Vittorio Veneto, in cui i partecipanti potranno far conoscere e vendere i prodotti e i frutti del lavoro svolto in contrada Magnì. Questo spazio è stato chiamato “Bottega dei saperi ”, e vuole essere un luogo d’incontro tra la campagna e la città.

La “Bottega dei saperi ” si trova a Ragusa, in corso Vittorio Veneto 158-160, ed è aperta a chiunque voglia incontrare i protagonisti del progetto ed altri cittadini comunque interessati a partecipare e a socializzare in un contesto autentico di concreta interculturalità. Per promuovere il progetto e per farlo conoscere ai cittadini di Ragusa, presso la Bottega si sono svolti cinque eventi interessanti dedicati alle pietanze tipiche dei paesi d’appartenenza dei partecipanti al progetto. Il primo evento è stato dedicato al couscous tunisino, marocchino e turco; il secondo al rito del the arabo; la terza serata alla musica africana e al pane arabo; il quarto appuntamento ai piatti tipici dell’Albania e della Polonia; infine, l’ultima serata è stata interamente orientata sulla cucina tipica ragusana. I cittadini ragusani hanno partecipato attivamente agli incontri, e tutti hanno mostrato entusiasmo per queste iniziative e per il progetto in sé. Infatti, oltre alla piena partecipazione agli eventi, alcuni cittadini hanno donato dei libri per arricchire la piccola libreria della Bottega. Molto importante risulta nell’ottica del progetto la riscoperta di colture dimenticate e la produzione non orientata alla quantità, ma alla qualità. Nei 10 ettari della proprietà si è già impiantato uno zafferano e si sta procedendo all’impianto di prodotti riconosciuti come Presidio Slow Food come ad esempio la fava cottoia di Modica, il fagiolo cosaruciaro di Scicli, il cavolo vecchio di Rosolina, la cicerchia, la fava larga di Leonforte e il cece nero di Leonforte.

“Il cuore della nostra idea – ha ricordato il direttore della Caritas Domenico Leggio – è la riqualificazione e la restituzione alla cittadinanza della struttura di contrada Magnì e l’attivazione di botteghe al centro storico che veicolano prodotti dal biologico all’artigianale. Questo significa connetter il cuore della nostra città con la campagna e cambiare il nostro modo di intendere la produzione e l’utilizzo del lavoro dei migranti nel sistema produttivo del nostro territorio. Il loro lavoro non sarà più all’insegna dello sfruttamento e della subordinazione, come avviene nelle campagne del ragusano da ormai oltre trenta anni, ma diventerà fonte onesta di arricchimento e di autonomia”. Nel contesto politico e culturale in cui viviamo, “Costruiamo saperi ” è un progetto molto significativo, perché oltre ad essere un’opportunità concreta di lavoro, è un’occasione per conoscere diverse culture e vincere la paura del “diverso” con l’amore per la storia e per il prossimo.

Tags: , , ,


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna Su ↑