Vita Cristiana

Pubblicato il 22 Gennaio 2016 | di Redazione

0

I Carmelitani Scalzi presenza silenziosa di spiritualità e missione

Arrivano nel 1946, quasi tutti dal Veneto (Provincia Veneta dei Carmelitani Scalzi), stabilendosi nell’antico convento e santuario del Carmine, e danno impronta contemplativa e missionaria alla nuova fondazione.

Oggi la comunità è composta da quattro religiosi, tre sacerdoti ed uno giovane in formazione, la loro giornata è scandita dalla liturgia delle ore (la recita del breviario) accompagnata da due ore giornaliere di meditazione, dalla celebrazione dell’eucaristia, da un  apostolato “silenzioso”, riferimento per tutta la comunità ragusana con le confessioni e la direzione spirituale, secondo lo stile proprio di San Giovanni della Croce e della Santa Madre Teresa di Gesù (d’Avila). Altro importante supporto che i religiosi offrono è quello spirituale alle monache carmelitane scalze di Ragusa e di Chiaramonte, e ai Carmelitani Secolari (Ocds) presenti a Ragusa, Chiaramonte, Comiso, e Vittoria. Non manca però l’attenzione alla catechesi, aperta a tutti, solitamente in orario serale con cadenza settimanale.

I Santi dell’Ordine, Santa Teresa di Gesù (d’Avila) e la piccola Teresina (di Lisieux) vengono ricordati in ottobre; San Giovanni della Croce in dicembre.

A questo proposito il 2015 è stato un anno di grazia tutto particolare per la ricorrenza del quinto centenario della nascita di Teresa di Gesù. Lungo il corso dell’anno i padri sono stati impegnati e lo saranno ancora nei prossimi mesi con la peregrinatio delle reliquie della fondatrice, che ha visitato le comunità carmelitane e alcune parrocchie della diocesi di Ragusa, Caltanissetta, Piazza Armerina. I religiosi del santuario hanno accompagnato le reliquie con incontri e momenti celebrativi, occasioni per fare conoscere una ricchezza della Chiesa per tutta la Chiesa.

Le ricorrenze principali, sono tutte vissute in santuario, dove il popolo ragusano si riunisce con devozione e fede, in particolare per la festa della Madonna del Carmine, in luglio, e per quella di Santo Spiridione, in dicembre.

Il convento è appoggio logistico e spirituale per numerosi gruppi che vengono accolti dai Padri, come la “Comunità dei Figli di Dio”e “Nuovi Orizzonti”.

Recentemente si è costituita  la corale Flos Carmeli che anima le liturgie festive e domenicali in santuario.

A tal proposito un’opera da poco iniziata, aperta a tutti, è quella della riscoperta, attraverso studi, incontri e seminari, del canto gregoriano; risorsa e patrimonio della Chiesa che da sempre ha contraddistinto la preghiera dei religiosi, anche dei Carmelitani.

Riguardo alle iniziative missionarie del Carmelo ragusano,  come non ricordare il sostegno al Madagascar, dove attualmente i Carmelitani scalzi sono coinvolti nella  realizzazione dell’ospedale Giovanni Paolo II, a Mahajanga; nelle numerose  iniziative benefiche, culturali e religiose, i fedeli ragusani hanno dimostrato sempre grande generosità, anche in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo.

Se “l’incontro è attraverso un volto”, tanti volti di Padri hanno lasciato un ricordo indelebile nei cuori dei ragusani: padre Casimiro (fondatore della prima comunità), padre Adalberto Togni (con i suoi scout), padre Damaso, per citarne qualcuno; testimoni tutti di una vocazione vissuta  con dedizione al servizio del prossimo, con caratteristiche e modalità che rispecchiano il carattere unico e  le doti naturali di ciascuno, nello stesso amore a Cristo e alla Chiesa, alimentato dalla preghiera e dal sacrificio, pane quotidiano di ogni vocazione al Carmelo.

Tags: ,


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna Su ↑