Società

Pubblicato il 23 Febbraio 2016 | di Redazione

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La crisi del settore agricolo a Vittoria, anche la Chiesa al fianco dei produttori

Sta assumendo proporzioni vistose e drammatiche la protesta degli agricoltori a Vittoria, i quali da tempo sono attanagliati da una crisi che strozza questo vitale settore della nostra economia e sono succubi di politiche comunitarie penalizzanti, oltre che di una filiera di commercializzazione dei prodotti che di fatto avalla sistemi iniqui, danneggiando non poco l’anello più debole della catena, costituito dai produttori.

Sabato 13 febbraio oltre cinquemila persone si sono radunate davanti al mercato ortofrutticolo per ascoltare l’intervento dell’assessore regionale all’agricoltura Antonello Cracolici e per far sentire, ancora una volta, la vibrante protesta di quanti davvero non ce la fanno più, perché sono strozzati dai debiti bancari o non riescono a sbarcare il lunario con i grami ricavi provenienti dalla vendita, a prezzi inaccettabili, dei loro prodotti agricoli. “Assassini, avete ucciso la nostra terra!”: questa scritta campeggiava su un cartellone portato alla manifestazione, denunciando le responsabilità di quanti sono preposti a guidare le politiche economiche e ad impegnarsi per il bene comune. “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”, recitava un altro cartellone, applicando la frase evangelica agli uomini politici che, ai vari livelli, si sono mostrati incapaci di ripianare un settore, quello agricolo, che da anni è penalizzato e si presenta come una sorta di malato terminale.

Erano presenti alla manifestazione i sindaci di quasi tutti i comuni della cosiddetta “fascia trasformata”, oltre che alcuni parlamentari regionali. Non è mancata la presenza dei sacerdoti operanti in città, che hanno fatto sentire la loro solidarietà nei confronti degli agricoltori, molti dei quali sono attivamente inseriti nelle nostre parrocchie. A nome di tutti loro, don Mario Cascone ha preso la parola, portando anche il saluto del vescovo Carmelo e assicurando che la comunità cristiana continuerà ad essere vicina a quanti soffrono e vivono nel bisogno.

Il bisogno urgente è quello di modificare alcuni indirizzi di politiche comunitarie, che di fatto penalizzano il nostro territorio, favorendo altri Paesi europei, oltre che il Marocco ed alcuni Paesi maghrebini. Risulta altresì necessaria snellire la filiera della commercializzazione dei prodotti agricoli, assicurando maggiore trasparenza e ripagando in maniera equa la fatica lavorativa di quanti si dedicano a questo lavoro.

«Non spetta alla Chiesa – ha dichiarato don Mario Cascone – dare risposte nel campo politico-economico, ma certo è suo dovere indicare la strada della giustizia e far sentire la sua prossimità solidale a tutti quelli che soffrono a causa di impostazioni politiche insufficienti, quando non apertamente inique».

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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