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Pubblicato il 1 Marzo 2016 | di Redazione

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Perché pregare?

Che cos’è la preghiera? Perché pregare?  “Signore, insegnaci a pregare” (Lc 11,1) chiedevano gli apostoli a Gesù. La preghiera è per natura problematica: infatti nella tradizione biblica non è una attività naturale dell’uomo, e non è riducibile nemmeno a una tecnica specifica. Essa è innanzitutto un dono, cioè è la risposta dell’uomo all’originaria e gratuita decisione di Dio di entrare in relazione con lui.

Quel Dio che “ci ha amati per primo” (1Gv 4,19), si manifesta all’uomo dando inizio al dialogo. Solo di fronte a questa auto-rivelazione di Dio nella storia, l’uomo reagisce nella fede attraverso un dialogo di benedizione, di ringraziamento e di confessione delle proprie colpe.

Oltre a ciò, nella tradizione cristiana si deve riconoscere sempre l’azione dello Spirito santo “che prega in noi” (Rm 8,15 ; Gal 4,6). Questa è la preghiera! Ma la preghiera è anche ascolto: se “in principio è il Verbo” (Gv 1,1), allora per l’uomo si può dire che “in principio è l’ascolto”. Non possiamo chiedere nulla al Signore se non abbiamo quei momenti di silenzio totale in cui riusciamo ad ascoltare nel cuore ciò che ci vuole comunicare.

Ecco perché Gesù raccomandava ai suoi discepoli: “Pregando, poi, non sprecate parole come i gentili, i quali credono di essere esauditi per la loro verbosità. Non vi fate simili a loro, poiché il Padre vostro conosce le vostre necessità ancor prima che gliene facciate richiesta” (Mt 6, 7-8).

Un libro molto intenso e illuminante sulla preghiera è Consigli per la preghiera di Matta El Meskin. Per questo monaco: “Se il ritmo della preghiera fosse solo un dovere, Cristo non ci avrebbe invitati a pregare con così tanta insistenza. Al di là della scrupolosità e della perseveranza nella preghiera si trova un dono, un dono preziosissimo, più prezioso di qualsiasi cosa di cui l’uomo possa aver bisogno o che gli possa capitare, più prezioso perfino di tutte le glorie del mondo. Questo dono è lo Spirito santo, che Dio desidera offrire all’uomo, non come ricompensa, ma in risposta alla preghiera e all’insistenza: “Quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito santo a coloro che glielo chiedono” (Lc 11,13).

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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