Società

Pubblicato il 10 Marzo 2016 | di Carmelo La Porta

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Progettare percorsi scolastici “competenti”

Si è svolto il 26 e il 27 febbraio, all’Itca “F. Besta” di Ragusa, il corso di aggiornamento per docenti sul tema “Dalla valutazione delle conoscenze alla valutazione per competenze”, organizzato dalla sezione di Ragusa dell’Uciim (Unione cattolica italiana degli insegnanti medi).

Più di cento docenti si sono confrontati sulle prassi della valutazione delle competenze degli studenti nei diversi cicli di istruzione. Al corso hanno dato il loro saluto il professore Giuliano Ottaviano, presidente della sezione ragusana dell’Uciim, la dirigente dell’Itca “F. Besta”, Antonella Rosa, e l’ispettrice Giovanna Criscione, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Ambito territoriale di Ragusa.

Relatore della due giorni è stato il professore Andrea Porcarelli, docente associato di pedagogia generale e sociale presso l’Università degli studi di Padova, autore di numerosi volumi e saggi in ambito pedagogico. Il professore Porcarelli ha insistito sulla necessità di un cambio di mentalità nella professione docente che passi da una logica esclusivamente trasmissiva del sapere e della conseguente valutazione delle prove di apprendimento degli studenti, ad una logica educativa nella quale l’istruzione mira a promuovere competenze che arricchiscono la personalità dello studente e lo rendono autonomo costruttore di se stesso in tutti i campi dell’esperienza umana, sociale e professionale. A questo processo concorrono le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative apprese (il fare consapevole), nonché l’insieme delle azioni e delle relazioni interpersonali intessute (l’agire). Per Porcarelli, «lo studente è competente quando, mobilitando le proprie energie interiori, a livello affettivo, motivazionale, di conoscenze e di abilità è in grado: di conferire senso alla propria vita, di riflettere su se stesso e sulla propria crescita, di interagire positivamente con l’ambiente e con gli altri, di comprendere la complessità culturale, di risolvere problemi concreti e complessi, di maturare il senso del bello, di esprimere posizioni personali, criticamente vagliate».

Il relatore ha presentato ai docenti alcuni criteri operativi. «Una competenza – ha detto – si attiva attraverso “apprendimenti significativi” di conoscenze e abilità a cui ciascun studente riesca ad attribuire un significato personale; il contesto è quello laboratoriale, in cui lo studente è coinvolto, personalmente e in gruppo, nell’affrontare situazioni e risolvere creativamente problemi. Una competenza si valuta valutando conoscenze e abilità, in modo trasparente e con precisi “indicatori” di ciò che è richiesto a tutti, attraverso “compiti in situazione” che consentano di osservare l’apporto personale di ciascuno ed alcuni “sintomi” di come le competenze siano state “personalizzate”».

Concludendo la due giorni, il professore Porcarelli ha sottolineato che nella scuola che progetta e valuta per competenze l’obiettivo formativo dovrà essere momento di sintesi tra la cultura formale e la vita personale, dovrà farsi significativo e motivante, dovrà identificarsi e palesarsi agli studenti come la «posta in gioco» sul piano culturale e formativo. Conseguentemente, poiché ogni competenza si misura in una situazione di vita, autenticamente sfidante, in cui viene effettivamente «messo alla prova» ciò che è stato appreso ed il modo in cui ogni persona lo ha fatto proprio, anche le prove di valutazione delle competenze dovranno immaginare delle situazioni sufficientemente complesse e sfidanti, in cui gli studenti siano effettivamente chiamati a mobilitare in modo creativo le loro migliori risorse.

È una delle tante sfide educative a cui la scuola e i docenti dovranno aprirsi.

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Autore

Direttore dell'Ufficio Diocesano per l'insegnamento della Religione. Ha insegnato religione cattolica presso diversi istituti della città e attualmente presso l'I.I.S. "Galileo Ferraris" di Ragusa. E' docente di Teologia Morale presso la Scuola Teologica di Base della Diocesi di Ragusa e componente del direttivo della stessa scuola.



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