Approfondimenti

Pubblicato il 16 Marzo 2016 | di Redazione

0

Mecenatismo VS servilismo

Vi fu un tempo d’oro, il mecenatismo, in cui artisti, filosofi, scienziati e letterati trovavano in un sovrano un sostegno economico, umano e culturale. Invece c’è da qualche tempo qualcosa di banale: il servilismo.

Durante l’epoca dei mecenati, gli artisti usavano ripagare il sostegno del sovrano svolgendo incarichi o mettendo la loro arte al servizio del potere. Tutto ciò portava un immenso splendore nelle corti. Non a caso il mecenatismo fu usato molto dalla Chiesa, dal grandissimo Federico II e, nel Rinascimento, dalla famiglia dei Medici.

Tutte le opere, i libri e le sculture che hanno preso vita sotto il mecenatismo, sono ancora ammirate da tutti gli uomini del mondo, e pare che non sia più possibile riprodurre tali capolavori o creare qualcosa di simile.

Purtroppo oggi del mecenatismo sono rimaste poche (ma validissime) tracce, perché esiste il servilismo!

Il servilismo è l’atteggiamento concreto con il quale l’artista si sottomette in modo meschino a persone più potenti, annullando il proprio pensiero più intimo e personale. Con il servilismo si umilia il proprio talento e la propria personalità in cambio di un contributo economico (a volte anche misero).

Il mecenatismo era un “luogo” di confronto, di dialogo e di ricerca continua (anche se nella storia non sono mancati scontri molto accesi tra gli artisti e i loro mecenati); il servilismo invece spesso produce mostri, perché in cambio di poco (o di molto), l’artista rinuncia alla sua libertà solo per fare un favore al suo benefattore (che è il vero artefice dell’Idea).

Quindi, se il mecenatismo produce Arte, il servilismo, per lo più, produce doppiezze, falsità e obbrobri!

Tags:


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna Su ↑