Cultura

Pubblicato il 8 Aprile 2016 | di Giuseppe Nativo

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I nuovi locali del Centro polifunzionale Feliciano Rossitto

Messaggi di augurio e articolate riflessioni sulla nascita del nuovo Centro Polifunzionale sono stati rivolti da Franco Martini (segretario Confederale della CGIL) il quale ha posto l’attenzione sulla futura attività della nuova struttura da intendersi non come spazio chiuso ma coma una sorta di agorà dove “la storia si fa memoria”. Anche il Sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, ha rivolto l’attenzione sull’aperienda struttura che deve essere intesa come veicolo di valori non solo culturali. Un “luogo culturale – ha aggiunto – al servizio della città” inteso come luogo di condivisione e scambio di idee.

Il vice prefetto, dott.ssa Cocciufa, ha fatto riflettere sul fatto che il Centro Studi “F. Rossitto” deve essere inquadrato come “un pezzo di storia della città di Ragusa” specificando che la presenza di tantissime persone presenti “dimostra che Ragusa è una comunità con una voglia di fare che si concretizza nella operosità”. Anche don Puglisi, vicario del vescovo, portando gli affettuosi saluti di mons. Carmelo Cuttitta (assente per indifferibili impegni pastorali), ha voluto porre l’accento non solo sul solco profondo dei valori culturali ma su quelli sociali che il nuovo Centro polifunzionale deve promuovere sulla scia del lavoro già intrapreso, in quanto la struttura per la sua peculiarità deve essere luogo di incontro e confronto. Paolo Sanzaro della Cisl ha invitato il pubblico a rivolgere un plauso a Giorgio Chessari per aver pensato non solo ad una struttura più ampia ma anche e soprattutto ad un luogo di formazione “che guarda al Mediterraneo” in quanto il Centro è “patrimonio di tutti” rivolto al bene comune. 2Carmelo Barbagallo della Uil ha rivolto un affettuoso augurio per il Centro Polifunzioanle, segno di grande speranza per le generazioni future.

Nel corso della serata la sig.ra Ornella Cappello, dell’ufficio segreteria del Centro, ha reso pubblici i nominativi dei numerosi soggetti che hanno dato un contributo alla costruzione dei nuovi locali. La stessa ha poi dato lettura del nutrito elenco dei professionisti che, ciascuno per la parte di propria pertinenza, hanno contribuito alla progettazione dello stabile nelle varie fasi costruttive.

Tra le tante personalità si è registrata la presenza di Giuliano Rossitto (nipote di Feliciano), Giuseppe Leone, l’attore Marcello Perracchio, giudici Duchi e Fera, lo scrittore e critico letterario Diego Guadagnino, il maestro Franco Cilia, lo scrittore Francesco Lucania, il maestro Salvatore Fratantonio, l’archeologo Giovanni Distefano. Non ultimo il professore Peppino Miccichè, storico e già presidente del Centro.

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Autore

Pubblicista. Appassionato di storia locale. Nel 2004 ha pubblicato un libro sulla Inquisizione in Sicilia nel XVI secolo, con particolare riferimento alla Contea di Modica. Collabora a diverse testate cartacee e on line.



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