Politica

Pubblicato il 22 Aprile 2016 | di Alessandro Bongiorno

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Elezioni a Vittoria, si rischiano dieci candidati

Il 5 e 6 giugno i cittadini di Vittoria eleggeranno il sindaco e il consiglio comunale.

A pochi giorni dalla presentazione delle liste, regna la frammentazione. Potrebbero essere addirittura dieci i candidati a sindaco e intorno a un migliaio gli aspiranti al consiglio comunale. Ai cittadini si chiede una maturità che le forze politiche hanno mostrato di non possedere: scegliere ciò che sia meglio per la città. Non sarà semplice. Alla fine, come accade in questi casi, si finirà per dare il voto al parente, all’amico, al vicino di casa con il quale è meglio non litigare, a chi ha avuto la sfacciataggine di bussare per dieci volte alla porta chiedendoti il voto per il figlio, il fratello, il cognato. E così si rinuncerà a indicare a quale prospettiva ancorare il futuro di Vittoria.

Dieci candidati a sindaco sono lo specchio di una politica che non riesce a costruire e che sa soltanto dividere, di ambizioni personali smisurate, dell’incapacità di confrontarsi su programmi, scelte, progetti. A prevalere sono invece, nel migliore dei casi, le strategie, altrimenti gli egoismi, le vendette incrociate, lo scarso amore per una città che avrebbe tutto per guardare al futuro con entusiasmo e che invece appare prigioniera di logiche arcaiche.

Solo i cittadini, iniziando da un voto consapevole, e con comportamenti maturi possono aiutare Vittoria a scrivere una pagina nuova del suo presente e del suo futuro.

Per la cronaca, al momento, hanno annunciato la loro candidatura a sindaco Salvo sorprese Lisa Pisani (Partito democratico), Carmelo Giurdanella (Movimento 5 stelle), Francesco Aiello (Azione democratica), Giovanni Moscato (Moscato sindaco), Irene Nicosia (Alternativa per Vittoria), Arcangelo Mazza (Polo civico), Riccardo Terranova (Terranova sindaco), Saro Rinaudo (Movimento degli agricoltori), Giovanni Lombardo (Vittoria libera), e Vincenzo Statelli (Progetto impresa).

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Autore

Giornalista, redattore della Gazzetta del Sud e condirettore di Insieme. Già presidente del gruppo Fuci di Ragusa, è laureato in Scienze politiche.



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