Attualità

Pubblicato il 28 Aprile 2016 | di Lettera in Redazione

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Attenzione alle bufale!

Riceviamo dall’avv. Francesca Corbino e pubblichiamo una sua riflessione critica circa l’opportunità, per chi scrive sui giornali, di verificare attentamente presso fonti attendibili le notizie riportate a sostegno di tesi esposte e commenti utilizzati nel prendere posizione sulle questioni più delicate oggetto di dibattito intra ed extra ecclesiale.

Nel ringraziarLa per il prezioso richiamo, assicuriamo l’impegno di tutta la Redazione del periodico diocesano a prenderne nota e a farne tutti tesoro.

+ La riflessione dell'avv. Francesca Corbino
Attenzione alle Bufale! Spesso nel web ma anche in whatsapp circolano notizie non veritiere. Se è innegabile che la rete ed i social network permettano costantemente e in modo semplice l’accesso alle notizie, è altrettanto vero che molto spesso queste notizie non sono vere. I lettori meno attenti spesso sono colpiti da queste che a volte non sono neanche verosimili, ma colpiscono proprio per la loro straordinarietà. Non sempre si tratta di truffe, ma soltanto di notizie diffuse al solo scopo di fare “confusione” ad opera di mitomani. La libertà di pubblicazione, se in molti casi è un inno alla libertà d’informazione, in altri diventa pericolo enorme. Ognuno è in grado di inventarsi questo o quel fatto e diffonderlo in modo rapido quanto inesorabile. Bastano poi poche persone disattente ed il gioco è fatto. La “bufala” like dopo like, condivisione dopo condivisione, diventa sempre più reale e la notizia assume sempre più credibilità e fa preoccupare. Se spesso si tratta di invenzioni innocue, in molti casi diventano strumento enorme di manipolazione, con tutti i rischi che ne conseguono. Un esempio non tanto recente, che risale ormai al 2014, è quello della falsa notizia attribuita alla Corte Europea, o al Consiglio d’Europa (di articolo in articolo la notizia cambia) che avrebbe vietato o vorrebbe vietare il battesimo cristiano in Europa. Una situazione a mente fredda poco plausibile certo, ma che, facendo leva sulle paure del quotidiano e la diffusione web, riesce a divenire quasi credibile. Tanto credibile da essere addirittura riportata da alcune testate online. Basterebbe una piccola ricerca, anche nel web, per comprendere l’inesattezza della notizia, ma nella maggior parte dei casi questo passaggio non viene fatto. Quel che è grave è che queste false notizie alimentano la nostra acredine, la nostra disaffezione ora alla politica ora all’Europa, e creano scontri. Aumentano il nostro spirito accusatorio ma non il nostro spirito critico!

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