Vita Cristiana

Pubblicato il 6 Maggio 2016 | di Agenzia Sir

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San Giorgio, celebrata la festa liturgica

In attesa della festa esterna che, quest’anno, si terrà il 3, 4 e 5 giugno, Ibla ha celebrato la festa liturgica del patrono San Giorgio.

La solenne concelebrazione è stata presieduta, per la prima volta da quando si è insediato, dal vescovo monsignor Carmelo Cuttitta che aveva al suo fianco anche il vescovo di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, monsignor Orazio Francesco Piazza.

Nella sua omelia, monsignor Cuttitta ha fatto specifico riferimento al ruolo dei martiri che hanno testimoniato la loro grande fede e il loro grande amore nei confronti di Gesù. «Tra l’essere ucciso nel corpo e l’essere ucciso nello spirito – ha detto il presule – il martire Giorgio non ha avuto alcun dubbio. Non bisogna dimenticare che la dimensione del martirio deve essere vissuta da ciascuno di noi. La nostra vita da cristiani comporta una testimonianza della fede. Dalla testimonianza al martirio il passo è breve e, soprattutto, occorre aggiungere che il martirio rende autentica la testimonianza come diceva il beato Giuseppe Puglisi. Sottolineo che il martirio non è il privilegio di alcuni. Infatti, ogni discepolo di Cristo è chiamato alla testimonianza continua della propria fede».

Monsignor Cuttitta, poi, ha fatto riferimento alle tensioni della società di oggi. «Non tutto – ha proseguito – è contrattabile, esistono valori che non hanno prezzo e che non possono essere oggetto di scambio e di trattative. Proviamo parecchio dolore nel vedere come molti uomini e molte donne fuggano dalle loro case, dove c’è la guerra, alla ricerca di un luogo di pace e, a volte, muoiano nel nostro mare e sulla nostra terra. Oggi assistiamo sempre più a un fenomeno. Comunità frantumate sotto un martello che va sbriciolando ogni tessuto connettivo spirituale poiché dimenticando l’insegnamento del martire riteniamo che tutto l’umano, tutti i contenuti della nostra umanità siano il frutto di convenzioni sociali…. La benedizione di San Giorgio martire ricada, ancora una volta, su tutta Ragusa – ha concluso Cuttitta – perché il santo possa fungere, sempre, da supporto e da guida».

Presenti nel duomo anche gli scout che hanno reso omaggio al loro santo patrono. C’era anche il gonfalone della città ad evidenziare la solennità del momento. Numerosi, anche in questa occasione, i fedeli presenti al Duomo che hanno così avuto modo di onorare il santo cavaliere.

Al termine della cerimonia religiosa il vescovo ha partecipato a un momento di fraternità con il parroco, don Pietro Floridia, e con i componenti del comitato dei festeggiamenti.

 

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