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Pubblicato il 9 Maggio 2016 | di Redazione

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Una semplice manovra contro il soffocamento

Il 23 aprile è stata la giornata della disostruzione infantile, ossia quelle manovre atte alla liberazione delle vie aeree di un bambino o di un lattante da un corpo estraneo. I dati parlano chiari, in Italia più di 50 bambini all’anno, uno a settimana, perdono la vita per soffocamento da corpo estraneo e la maggior parte dei decessi avviene non tanto a causa dell’oggetto ingerito, ma soprattutto per l’incapacità di chi sta accanto a loro a intervenire in modo corretto. L’intervento tempestivo in questi casi è fondamentale, per questo vengono chiamate “manovre salvavita”.

Tra le tecniche di primo soccorso sicuramente la manovra di Heimlich rappresenta un efficace misura per rimuovere in modo rapido il corpo estraneo in molti casi di soffocamento. Essa consiste nell’effettuare con le mani una pressione sotto il diaframma. Ciò provoca anche una pressione sui polmoni e di conseguenza su qualsiasi oggetto si trovi nella trachea, con lo scopo di provocarne l’espulsione. Da anni si cerca di promuovere queste pratiche nelle famiglie e in ambito scolastico perché l’ignoranza in materia e il farsi prendere dal panico sono tra i principali responsabili della conclusione tragica dell’incidente.

A tal proposito, a Ragusa è stato organizzato un corso di formazione gratuito, rivolto agli insegnanti e ai collaboratori della scuola dell’infanzia sulle “manovre di disostruzione del lattante, bambino e adulto, prevenzione e annegamento”. Esso mira a far conoscere la manovra di Heimlich. Il maestro Biagio Fabio Fidone, docente e formatore della società “Salvamento agency”, ha illustrato la parte teorica del corso.

Dal momento che esistono delle pratiche semplici, alla portata di tutti che possono ridurre drasticamente il numero delle morti accidentali per ostruzionismo, ben vengano queste iniziative. Questo si è reso necessario anche perché la richiesta è aumentata in relazione al grado di consapevolezza, di normative e di maggiore crescita di contrasto agli incidenti in età pediatrica.

Concludendo possiamo affermare che questi percorsi formativi e informativi, che tendono, in modo coordinato, ad aiutare ciascun individuo o gruppi di persone che sono a contatto con i soggetti in età pediatrica a conoscere, ad acquisire e saper eseguire azioni, modificare i propri comportamenti per mantenere e migliorare la salute dei bambini, potrebbero fare la differenza.

 

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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