Pubblicato il 30 Maggio 2016 | di Redazione
0Oltre cinquemila persone nel segno della pace
La seconda edizione della Marcia per la pace e per le Relazioni, organizzata dall’Istituto comprensivo “Vann’Antò” in collaborazione con la Fondazione San Giovanni Battista, ha coinvolto in piazza San Giovanni a Ragusa numerose scuole del territorio e diversi enti impegnati nell’accoglienza e nell’integrazione sociale.
“Ringrazio tutte le istituzioni presenti – ha spiegato Rosario Pitrolo, dirigente della “Vann’Antò” – e sono fiero del fatto che la nostra marcia abbia ottenuto l’alto patrocinio del Parlamento europeo ed abbia raccolto la stima e l’attenzione della presidenza della Camera. Laura Boldrini, attraverso una lettera, ci ha fatto pervenire tutto il suo appoggio”.
“La Marcia – ricorda Tonino Solarino, presidente della Fondazione San Giovanni Battista – entra a pieno titolo nel calendario del Festival delle Relazioni che ha per filo conduttore l’essere stranieri a se stessi. Tra la fatica e il piacere di conoscersi deve essere presente l’anelito verso la pace e l’accoglienza”.
“E’ bellissimo – avverte il vescovo di Ragusa, monsignor Carmelo Cuttitta – vedere questa piazza piena di giovanissimi studenti e di tanti stranieri. Ragusa è una città che vuole costruire ponti e non muri. Auguro a tutti di trovare pace e ricordo che proprio questo termine è uno dei possibili nomi per Dio”.
“Iniziative come queste – spiega il sindaco di Ragusa Federico Piccitto – ci aiutano a rendere ancora più bella la nostra città. È giusto partire dall’educazione nelle scuole per costruire un futuro migliore”.
“La scuola – afferma Giovanna Criscione, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale – è sempre presente in percorsi di integrazione e di formazione”.
Il percorso si è snodato tra la via Roma, piazza Libertà, viale Tenete Lena, via Leonardo da Vinci, Ponte Vecchio, via Mariannina Coffa per poi tornare in piazza San Giovanni. Durante la marcia alcuni “flash mob” hanno animato la passeggiata con musiche, danze e rappresentazioni sceniche. Tra le altre, la posa lungo l’inferriata del ponte Vecchio delle piccole sagome dei “pacifici”.
Le scuole coinvolte sono state “Berlinguer”, “Quasimodo”, “Palazzello”, “Verga”, “Bufalino”, “Cesare Battisti”, “Crispi”, “Paolo Vetri” “Santissimo Redentore Sacro Cuore” ed il liceo “Enrico Fermi”. Ad ognuna è stato chiesto di presentare un momento di spettacolo significativo del tema in questione.
Il Sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) era rappresentato dalla dottoressa Maria Luisa Grisafi, tutor territoriale per la Sicilia e dai centri di accoglienza presenti nel territorio gestiti dalla Fondazione San Giovanni Battista e dalla cooperativa Filotea. Molto apprezzati i banchetti dimostrativi delle attività svolte in tali progetti.
Al termine della marcia, magistralmente accompagnata dal corpo bandistico “San Giorgio, città di Ragusa”, sono stati proclamati i vincitori del concorso rivolto alle scuole e al territorio “Stranieri a se stessi, tra la fatica e il piacere di conoscersi”.
All’orchestra “Fermi” diretta dal maestro Peppe Arezzo è stato affidato il compito di chiudere la manifestazione.
Tante le associazioni che hanno inteso essere presenti e parte attiva dell’iniziativa. Tra queste Anfass, Amnesty international, Vento di terra, Rete di cooperazione educativa, Vocri, Prometeo, cooperativa Relazioni, Amuni’, Arthai, Albachiara, Piccolo principe, Raggio di sole, cooperativa Esistere, Insieme in città, Aede, Pax Christi, Arci Monterosso, Emergency, Telefono azzurro, Centro studi Feliciano Rossitto, Unione cattolica insegnanti medi italiani, Club Unesco e Movimento di cooperazione per l’educazione.