Società

Pubblicato il 1 Giugno 2016 | di Agenzia Sir

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Un mondo che sempre più grida a gran voce “ho fame”

images (1)All’epoca del Suo pontificato Benedetto XVI° ebbe a dire: “La Carità è il dono più grande che Dio ha fatto agli uomini…perché è amore ricevuto e amore donato”.

Ed oggi più che mai tale semplici parole sono più struggenti che mai e colpevolizzano quanti hanno il potere di porvi rimedio e non fanno soprattutto alla luce delle sempre attuali immigrazioni di massa veri esodi epocali di tanti esseri umani che fuggono dalle loro terre martoriate dalle guerre e dalla mancanza di cibo.

E nel mondo occidentale tonnellate e tonnellate di cibo si spreca e si riversa quotidianamente tra i rifiuti: per fortuna che in molte parte del territorio nazionale si sono costituite schiere di volontari che in accordo con le grandi distribuzioni recuperano enormi quantità di generi alimentari ancora commestibili, li ammassano in centri di raccolta e li distribuiscono alla povera gente, oggi sempre più povera costituita non solo da immigrati ma anche da gente delle nostre città, telle nostre terre, delle nostre periferie.

images (2)Tra le promotrice d’eccellenza è la Fondazione Banco Alimentare Onlus che quest’anno festeggia i primi 26 anni di attività in Italia. Nata nel 1989 perché fortemente e caparbiamente voluta da don Luigi Giussani e da Danilo Fossati (all’epoca patron dell’azienda alimentare Star), la Fondazione ha come sua mission specifica la valorizzazione sociale delle eccedenze alimentari. Attraverso le decine di Banchi Alimentari che operano quotidianamente su tutto il territorio nazionale le eccedenze dei prodotti generati specialmente dalle grandi aziende alimentari, invece di andare ad impinguare i mega depositi di rifiuti, vengono gratuitamente distribuiti a migliaia di Enti benefici convenzionati.

Il Banco Alimentare promuove ogni anno la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che frutta tonnellate di generi alimentari specialmente quelli non facilmente deperibili, e questo grazie al generoso apporto di oltre 100.000 volontari nonché all’adesione delle più importanti catene della distribuzione e a oltre 5.000.000 di italiani che, durante alcune giornate dell’anno hanno deciso di fare la spesa per i più poveri del nostro paese.

downloadDa tener presente che in questi ultimi tempi ai poveri “tradizionali” se ne sono aggiunti tanti altri etichettati “nuovi poveri” generati dal particolare momento contingente nazionale e dalla mancanza di valide politiche sociali ed assistenziali.

Naturalmente merito primario di queste iniziativa va ai responsabile delle catene alimentari che hanno decisi di aderire a queste operazioni umanitarie. Una iniziativa simile si svolge anche nella nostra parrocchia con la distribuzione del pane del giorno dopo offerto dai panifici della zona. Come pura grande opera svolge la sezione della San Vincenzo nostrana che mensilmente mantiene oltre 70 famiglie. E’ vero, è solo un granello di sabbia nel grande deserto della bontà, ma è meglio che niente e merito primario va ai nostri volontari che si dedicano con passione, sacrificio e tantissima umanità a questa opera di misericordia.

E’ assolutamente necessario condividere i bisogni di chi non ha nulla per condividere il senso della vita, condividere gratuitamente il dramma del povero risveglia il vero senso del far del bene fine a se stesso.

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