Cultura

Pubblicato il 8 Giugno 2016 | di Redazione

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La recensione de ” La Civiltà Cattolica ” sul volume di Luciano Nicastro

Pubblichiamo la recensione di Mario Reguzzoni de ” La Civiltà Cattolica ” del 28 maggio 2016 , inerente il libro “La buona politica e la cosa comune. Breve trattato di filosofia politica di ispirazione cristiana” scritto da Luciano Nicastro.

+ Recensione del libro di Luciano Nicastro
Luciano Nicastro LA BUONA POLITICA E LA CASA COMUNE. BREVE TRATTATO DI FILOSOFIA POLITICA DI ISPIRAZIONE CRISTIANA Salerno, Book Sprint, 2015, 414, € 20,90.

In questo volume Luciano Nicastro, filosofo e sociologo ragusano, si domanda se la modernità sia ancora un’adeguata categoria – spirituale e culturale, ermeneutica e discriminante – di lettura della contemporaneità e di formulazione di ogni giudizio storico di valore e di valenza strategica. Essa sembra entrata in una crisi profonda di analisi e prospettiva nella lettura del presente e della sua visione strategica. È nato un nuovo contesto e maturata una nuova coscienza. Sta sorgendo una nuova utopia. Il libro si misura e va alla ricerca di un nuovo sentiero per uscire dal labirinto cieco della postmodernità. Fede e ragione stanno cercando di dialogare sul futuro del mondo e assumono un criterio propositivo a partire dal filone del realismo politico cristiano. Dice Emmanuel Mounier: «L’immaginazione creatrice è tutt’altro che inutile […]. Fa puntare la marcia verso una stella lontana […]. Si sa di sicuro che non la raggiungeremo mai del tutto pienamente, ma la salvezza sarà in quella direzione». Il testo è un trattato di filosofia politica di ispirazione cristiana nelle sue linee essenziali di temi e problemi nodali di inizio e di percorso, di sviluppo e di prospettiva. Non è una storia della filosofia politica cristiana, ma più precisamente un’introduzione tematica e analitica di base alla sua peculiare natura e originale struttura antropologica di impianto e di quadro epistemologico di confronto e di dialogo. Nella presentazione, l’A. si sofferma sul senso della ricerca e sul suo limite, mentre nell’introduzione analizza l’autunno della modernità come crisi della cultura relazionale: fede e ragione sono separate. La filosofia cristiana è una risposta possibile al problema della sfida al pensiero cristiano, come testimoniano i giovani martiri della Rosa Bianca (il Novecento può essere definito come «secolo del martirio»: p. Massimiliano Kolbe, Edith Stein, Dietrich Bonhoeffer ne sono testimoni). L’umanità dell’uomo non è un’illusione, ma una vocazione, come di-mostrano la laicità sana e feconda del card. Carlo Maria Martini; la rivoluzione personalista e comunitaria di Emmanuel Mounier; la via maestra di Jacques Maritain; il popolarismo politico e solidale di don Luigi Sturzo; i fedeli laici e la progettazione della «Città dell’uomo» di Giuseppe Lazzati; l’utopia della democrazia fraterna di Giorgio La Pira; la rivoluzione della parola in don Lorenzo Milani; la «casa comune», matrice utopica di un nuovo pensiero politico di ispirazione cristiana, nell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco. Il libro si conclude affermando che la fede «restituita alla sua autenticità esistenziale ripercorre e disvela il senso e la direzione dell’evoluzione totale del cammino dell’intero universo umano cosmico. Come nella profezia di p. Teilhard de Chardin, è Gesù Cristo, il Dio vivente, l’alfa e l’omega, la nostra forza storica di salvezza [ … ].È lui il compagno di strada di ogni uomo, il Maestro interiore, la Luce vicina, di incarnazione e di risurrezione, che ci indica la nostra responsabilità e la nostra missione» (p. 378). Mario Reguzzoni “La Civiltà Cattolica”, 28 maggio 2016 Quaderno 3982, pagg. 411-412

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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