Cultura

Pubblicato il 15 Giugno 2016 | di Redazione

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“Festival delle Relazioni” tra Spiritualità e Psicoterapia

Il 14 Giugno si è svolto un altro importante evento del “Festival delle Relazioni”. Presso l’Auditorium Cartia della Camera di Commercio di Ragusa, gli studiosi Nello Dell’Agli e Margherita Spagnuolo Lobb si sono confrontati sul tema “Uno sguardo sull’anima di fronte a se stessi”.

Tonino Solarino, Presidente della Fondazione San Giovanni Battista, dopo aver presentato i due relatori, ha elogiato la città di Ragusa perché è una vera comunità il cui patrimonio non consiste solo nei magnifici monumenti storici, ma anche nella grande capacità dei cittadini nel saper coltivare efficaci relazioni umane e culturali.

Frate Nello Dell’Agli ha affrontato il tema da un punto di vista spirituale e teologico con una relazione dal titolo “Tra la fatica e il piacere di conoscersi”. E lo ha fatto secondo lo stile della lectio divina, commentando un passo del Deuteronomio: “Ricordati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere in questi quarant’anni nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore e se tu avresti osservato o no i suoi comandi. Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che l’uomo non vive soltanto di pane, ma che l’uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore.

Dell’Agli ha voluto sottolineare innanzitutto l’importanza di un cammino memoriale per non fuggire dalla propria coscienza e per sapersi relazionare sempre sia con lo straniero che è in noi, sia con lo straniero che si incontra nel percorso di vita. Il cammino deve essere sempre un cammino di umanizzazione! Ma è un cammino anche faticoso, perché viene abitato dal deserto! Il deserto è un luogo affascinante, ma è anche un luogo spaventoso in cui il viaggio diventa più faticoso perché si devono affrontare i propri fantasmi e le proprie tentazioni (non a caso Gesù fu tentato tre volte dal divisore nel deserto).

Poi frate Nello ha indicato i 4 scopi per i quali Dio ci immette nel cammino:

1) Essere provati. Tutte le relazioni ci mettono di fronte alla diversità, quindi innanzi alla prova. La stessa relazione con Dio, che si può manifestare sia nella Sua presenza, sia nella Sua assenza, può diventare difficile. Il rapporto con Dio non è mai acquisito per sempre, perché la fede è una verità rivelata che va sempre rinnovata e ricercata quotidianamente.

2) Ma la prova ci è data soprattutto per conoscere quello che abbiamo nel cuore! Nella tradizione cristiana il cuore è il centro dell’uomo e, tramite il discernimento, possiamo capire tutto ciò che il nostro cuore desidera in verità e in sincerità. Ma ci sono ostacoli per conquistare un cuore limpido: quando vogliamo sopprimere l’altro (fondamentalismo), quando guardiamo l’altro dall’alto verso il basso (atteggiamento del fariseo ipocrita), quando ci stordiamo con le nostre ossessioni o con le droghe e quando diamo la colpa dei nostri insuccessi sempre agli altri.

3) Perciò conoscere in profondità il nostro cuore ci porta ad avere un atteggiamento di ringraziamento e di umiltà. Dell’Agli ha ricordato una frase di San Paolo insistendo sul concetto di “gareggiare nella stima reciproca”. Questo ci porta sempre verso relazioni sane e ad abitare in un cerchio fraterno.

4) Per un credente tutti questi atteggiamenti positivi derivano da Dio, quindi il cristiano può così vivere da ogni parola che esce dalla Sua bocca. Ma la Scrittura Sacra parla a tutti, non solo ai credenti, perché chiunque si può rispecchiare nei personaggi dei vari libri della Bibbia. Infine, frate Nello ha voluto ricordare un grande santo della tradizione cristiana ortodossa: Silvano del Monte Athos. La vita di questo monaco ortodosso sintetizza tutto l’intervento di Dell’Agli; infatti Dio, indicando al santo la capacità di relazionarsi assolutamente con tutti (nessuno escluso, neanche i “demoni”), gli disse: “tieni il tuo spirito agli inferi e non disperare!”. La vita di Silvano fu un vero esempio di questa esigenza, ma nonostante tutti gli sforzi ascetici, ci si accorge che a sostenere davvero questa causa, fino alla morte in croce, è stato solo Gesù Cristo.

Dopo un lungo applauso per padre Nello, Margherita Spagnuolo Lobb ha affrontato il tema della conferenza con una relazione di stampo psicoterapeutico dal titolo “Percorsi di relazionalità tra bellezza e dolore”. La studiosa ha sottolineato l’importanza della relazionalità, soprattutto per i bambini. Il nostro cervello è fatto per l’altro e si sviluppa e cresce proprio con le relazioni. Molte patologie nascono dal fatto della mancanza dell’altro (un mancato abbraccio, una accoglienza assente, un dialogo inesistente, una scarsa attenzione ai bisogni dell’altro, etc.). Proprio per questo l’esperienza dell’amore è fondamentale e ci plasma fortemente.

Nell’amore l’uomo cerca il senso della completezza e dell’unità, proprio come il mistico la cerca in Dio. Dopo questa riflessione, la studiosa ha voluto indicare gli ostacoli che non ci permettono di vivere sane relazioni: la paura dell’altro (specie in questi tempi in cui dilaga il terrorismo), relazioni familiari deboli, il non riconoscimento dell’alterità e della diversità, la fuga nei paradisi artificiali delle droghe, la presenza dell’incontro vissuta solo come sfida-scontro, l’assenza di punti forti di riferimento e l’insicurezza dell’esistenza per la mancanza di figure erocihe, perché ci sentiamo tutti fallibili. Anche chi deve aiutare il prossimo si sente del tutto fallibile!

Di fronte allo scenario di una società malata, Margherita Spagnuolo Lobb ha indicato una possibile soluzione rifacendosi alla psicologia secondo la prospettiva gestaltica. Perciò ha parlato di una “proposta estetica”: il saper cogliere la bellezza anche nel dolore dell’altro. L’uomo dovrebbe usare i suoi sensi per capire l’altro, il suo dolore e saperne cogliere anche la bellezza interiore. Usando i sensi (per questo si parla di estetica) si comprende l’altro, e il dolore, una volta che viene compreso e condiviso, diviene fonte di bellezza. Quindi il nostro vero desiderio sano è quello di andare sempre “verso l’altro”. Perciò, accettare la fragilità e cogliere la diversità nella comune ricerca di verità, è il bel compito necessario di ogni essere umano.

Anche l’intervento di Margherita Spagnuolo Lobb è stato gradito molto dal pubblico ragusano. Con questa conferenza Il “Festival delle Relazioni” ha offerto alla città degli spunti molto interessanti, degni di essere meditati ed elaborati per continuare a vivere in una città che sia anzitutto comunità. La serata si è conclusa gioiosamente con la premiazione dei vincitori dei concorsi organizzati dal Festival.

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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