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Pubblicato il 29 Giugno 2016 | di Redazione

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Chiude un pezzo di storia ragusana: la Pasticceria Di Pasquale

Dopo 66 anni di onorata carriera chiude la pasticceria più antica di Ragusa. Fondata da Giovanni Di Pasquale nel 1950 trasferendovi tutta l’arte appresa lavorando presso le più rinomate pasticcerie siciliane, è tutt’oggi gestita dai figli Enzo e Ciccio e fino a tre anni fa dalla  mamma Giovanna, che hanno saputo interpretare le ricette e la tradizione nella scelta degli ingredienti naturali e di primissima qualità, mantenendone fedelmente la tipicità. Il legarne con Ragusa è forte.

Provate a chiedere ad un ragusano dov’è la Pasticceria Di Pasquale, non riceverete delle semplici informazioni, ma sicuramente sarete accompagnati ed eruditi nel tragitto. Giovanni Di Pasquale, giovanissimo, decise di imparare i segreti dell’arte pasticcera andando a lavorare presso la celebre pasticceria Spinella di Catania, la cui prestigiosa sede di Via Etnea, di fronte all’ingresso di Villa Bellini, era, e continua ad essere, una delle mete preferite dai catanesi. Furono anni di grande attività, fino a quando il 3 dicembre del 1950  nacque, nel cuore di Ragusa, a due passi dalla Cattedrale, la Pasticceria Di Pasquale e per i ragusani fu un amore a prima vista.

La nuova ditta ebbe un successo immediato e strepitoso e divennero celebri i biscotti di mandorla, i sorbetti, le squisite torte di tutti i gusti. Per Di Pasquale fu un periodo felice, tant’è che si  decise di costruire una nuova sede per i trattenimenti a qualche chilometro da Ragusa, che il 20 ottobre del 1973 venne inaugurata e chiamata Villa Di Pasquale dove sono stati festeggiati migliaia di matrimoni, battesimi, anniversari e   cene sociali. Negli anni questa pasticceria è diventata una delle pasticcerie più famose d’ltalia che in oltre 50 anni di attività ha saputo giocare bene sull’innovazione mantenendosi  però nel pieno rispetto della tradizione e  dell’arte pasticcera Barocca, portatrice di culture diverse. Tanto apprezzata anche dai turisti che prima di partire non scordavano di portare con sé scatole piene di biscotti tipici del luogo.

Purtroppo il 1 Luglio chiuderà e la  decisione è stata presa dai fratelli Enzo e Ciccio Di Pasquale che negli ultimi decenni hanno retto le sorti del locale, ma che oggi hanno deciso giocoforza di “gettare la spugna”. Con la morte del padre nel 1976 e successivamente della madre che come tutti ricordano stava seduta alla cassa e accoglieva i clienti, la chiusura è  inevitabile a causa della crisi. I fratelli Di Pasquale per mantenere la qualità in questi decenni hanno investito molto, senza nessun ritorno economico. Da qui il loro rammarico perché hanno tirato fino a quando le loro finanze non rischiavano il collasso. Oggi tuttavia colpevolizzano molto i ragusani che hanno tradito la pasticceria, preferendo altro. I loro incassi di questi anni sono stati per lo più stranieri, grazie agli innumerevoli turisti sono riusciti ad arrivare sino ad oggi. La crisi economica, la proliferazione di nuovi locali, le mutate abitudini, ma anche prodotti che sul mercato si trovano a prezzi inferiori, ma di qualità discutibile, ha inciso sull’andamento non soddisfacente della pasticceria.

Parole dure dunque da parte dei proprietari che si sentono nauseati e disgustati da ciò che vedono attorno. Anche i storici clienti hanno voltato le spalle optando per un’offerta più economica. Il ragusano non li ha più apprezzati e a loro non è restato altro che prenderne atto. Il bar, che è stato meta obbligata e frequente di intellettuali come Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino, che ne apprezzavano la torta Savoia in particolare, quello stesso locale che è stato punto di riferimento di prefetti e questori, dell’alta burocrazia della città, oltre che delle istituzioni, chiude i battenti. Cinque anni fa chiuse la sala trattenimenti, dopo che il cambio di gestione non aveva funzionato, ed ora dopo le due trattative per la pasticceria non andate a buon fine, resta la chiusura, l´unica opzione praticabile. Una chiusura a testa alta, comunque, visto che ogni anno la pasticceria è stata inserita in guide gourmet esclusive e prestigiose e tra i caffè storici d’Italia.

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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