Appuntamenti Bel tempo si spera

Pubblicato il 5 Luglio 2016 | di Redazione

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“Bel tempo si spera” su Tv2000

Si apre una nuova settimana insieme a “Bel tempo si spera” su Tv2000, con tanti ospiti, storie, approfondimenti e collegamenti dalle parrocchie di tutta Italia.

Lucia Ascione, Antonella Ventre, Fabio Bolzetta, Enrico Selleri e Giacomo Avanzi vi aspettano sul canale 28 a partire dalle 7.30 e poi dopo la messa alle 9.05. Da non perdere questa settimana il 6 luglio la testimonianza in studio di Edoardo Perazzi, nipote di una delle più grandi giornaliste italiane e internazionali: Oriana Fallaci.

Il 7 luglio invece parleremo di Enzo Tortora e del clamoroso errore giudiziario che colpì il popolare giornalista e conduttore di Portobello 33 anni fa. Lo faremo con la compagna di Enzo Tortora, Francesca Scopelliti.

Tv2000 è visibile sul digitale terrestre canale 28, sul satellite al canale 140 SKY, sulla piattaforma satellitare tivùsat al canale 18 e in streaming su www.tv2000.it
+ Oriana Fallaci
è stata una scrittrice, giornalista e attivista italiana. Partecipò giovanissima alla Resistenza italiana e fu la prima donna italiana ad andare al fronte in qualità di inviata speciale. Durante gli ultimi anni di vita fecero discutere le sue dure prese di posizione contro l’Islam, in seguito agli attentati dell’11 settembre 2001 a New York, città dove viveva. Come scrittrice, con i suoi dodici libri ha venduto circa venti milioni di copie in tutto il mondo.
+ Enzo Tortora
Enzo Claudio Marcello Tortora (Genova, 30 novembre 1928 – Milano, 18 maggio 1988) è stato un conduttore televisivo, autore televisivo, conduttore radiofonico, attore, giornalista e politico italiano. Tra i suoi lavori più importanti in televisione vi sono la conduzione de La Domenica Sportiva e l’ideazione e conduzione del fortunato programma Portobello. Il suo nome è ricordato anche per un caso di malagiustizia di cui fu vittima e che fu poi denominato “caso Tortora”. Tortora fu accusato dal giudice istruttore, il magistrato Giorgio Fontana[1] di gravi reati, ai quali in seguito risultò totalmente estraneo, sulla base di accuse formulate da soggetti provenienti da contesti criminali; il 17 giugno 1983 fu per questo arrestato e imputato di associazione camorristica e traffico di droga[2]. Dopo 7 mesi di reclusione nel gennaio del 1984, fu liberato ma il 17 settembre 1985, i due pubblici ministeri del processo, Lucio Di Pietro e Felice di Persia[1] fecero condannare Tortora a dieci anni di carcere. La sua innocenza fu dimostrata e riconosciuta il 15 settembre 1986, quando venne infine definitivamente assolto dalla Corte d’appello di Napoli. Durante questo periodo, Tortora fu eletto eurodeputato per il Partito Radicale, di cui divenne anche presidente. Tortora morì un anno dopo la sua definitiva assoluzione.

 

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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