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Pubblicato il 7 Settembre 2016 | di Redazione

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La Bellezza che salverà il mondo

La celeberrima frase di Dostoevskij, “la bellezza salverà il mondo” (presente nel libro L’idiota), è divenuta sempre più nota e sembra attirare anche il consenso dei più giovani.

Questa estate, infatti, verso la fine di Giugno mi trovavo a Sampieri con il noto filosofo Diego Fusaro e, mentre si discuteva di filosofia, vidi passare una ragazza che indossava una t-shirt in cui era stampata la nota frase dello scrittore-filosofo russo.

Nel nostro tempo segnato dalla crisi (non solo economica!) il bisogno di bellezza e di arte sembra diventare sempre più urgente. Infatti, l’arte, la musica e tutte le forme di bellezza non fanno altro che mostrare quella “Bellezza Ultima” di cui parlava Dostoevskij.

Perciò, l’arte dell’icona sembra essere la più coerente forma d’arte. Da un punto di vista teologico-filosofico l’iconografia trae origine e ispirazione dal platonismo della patristica cristiana orientale che riconduce il sensibile al sovrannaturale. Proprio nel momento in cui l’arte indica e mostra sprazzi di “Bellezza”, ecco che essa stessa è destinata a “sparire” e a fondersi dal particolare all’universale.

Come ha mostrato Florenskij ne Le porte regali, la sottolineatura d’oro sulle icone non esprime la struttura metafisica e ontologica, ma si riferisce alla diretta rivelazione di Dio attraverso lo Spirito Santo. Questa ci mette in stretto contatto con la diretta manifestazione della grazia divina.

Quindi anche la nostra stessa vita potrebbe divenire un’opera d’arte, perché tutti siamo chiamati a un’armonia sensibile e manifesta che rimanda sempre a una dimensione originaria e invisibile. Non a caso, la rappresentazione iconica, che attrae immediatamente con il suo particolare effetto estetico, in realtà trasmette non solo ciò che è visibile alla vista umana, ma anche ciò che è invisibile, cioè il contenuto spirituale di tutto ciò che viene raffigurato.

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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