Vita Cristiana

Pubblicato il 31 Ottobre 2016 | di Redazione

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La Parrocchia del SS. Ecce Homo di Ragusa in festa per la Madonna del Rosario

L’annuale festa della Madonna del Rosario, organizzata dalla comunità parrocchiale SS. Ecce Homo di Ragusa, è un evento religioso e insieme folkloristico e culturale radicato nel territorio ibleo dal 1992. Agli eventi religiosi il Comitato organizzatore, infatti, associa eventi collaterali riguardanti intrattenimenti ricreativi, manifestazioni sportive, serate teatrali e musicali, appuntamenti folkloristici e culturali.

Tra le novità del 2016 ha avuto successo la manifestazione: “Acciumari: Viva Maria!”; con questa espressione – il grido osannante dei fedeli del SS. Ecce Homo alla Vergine santissima -, si è voluto intitolare l’iniziativa di addobbare i balconi dei residenti del quartiere degli Acciumari. L’evento folkloristico è stato anche una manifestazione religiosa con la quale si è voluto esprimere visivamente la devozione dei parrocchiani per la Madonna. Sono stati realizzati nello specifico dei drappi votivi di colore azzurro e bianco, i tradizionali colori mariani, con il monogramma delle Vergine santissima. Un lavoro certosino realizzato dalla sig.ra Tina Antoci, un’anziana parrocchiana che, nel nascondimento, nell’umiltà e nel silenzio, ha voluto omaggiare e ringraziare la Madonna del Rosario.

Altra novità è stata la sfilata dell’Associazione Gruppo Tamburi Città di Giarratana, di domenica 9 ottobre. Il corteo, con partenza dal sagrato della chiesa di Maria Ausiliatrice, si è mosso lungo tutto il corso Italia, via Roma e via Ecce Homo. Tanti gli spettatori e i curiosi accorsi lungo le strade per assistere l’esibizione itinerante. Uno spettacolo dei percussionisti, dal titolo “Salve Regina”, si è svolto poi sul sagrato della chiesa dell’Ecce Homo che ha salutato l’uscita solenne della processione per ripetersi al rientro del simulacro in chiesa. I tamburi rivestono spesso un carattere ufficiale, cerimoniale, sacro o simbolico. Era al suono del tamburo che venivano fatti gli annunci sulle piazze a partire dal Medioevo. Il tamburo è stato utilizzato anche come mezzo di comunicazione. A partire dal XVI secolo, infatti, batterie di rullanti venivano utilizzate per comunicare istruzioni ai reggimenti di fanteria europei. Per tale motivo, percorrendo la strada principale della Città, il Comitato ha voluto così annunciare il giorno di festa e la processione della Madonna del Rosario. Ad abbellire la manifestazione pomeridiana è stata anche una corona del Rosario realizzata con palloncini di elio donata per devozione dal Can. Don Giorgio Occhipinti che è stata lanciata in aria all’uscita del venerato simulacro della Madonna per dare inizio alla solenne processione.

Non sono mancati tanti altri appuntamenti come la tradizionale benedizione del frumento e la manifestazione ecologica, la visita al Reparto di Pediatria dell’ospedale M. Paternò Arezzo di Ragusa e la benedizione delle mamme, le serate danzanti e musicali, quelle ludico-ricreative e quelle teatrali.

Infine, grande coinvolgimento si è avuto con il Risveglio Mariano, l’ormai quinquennale appuntamento della domenica mattina con il quale il corpo bandistico percorre le tante viuzze del quartiere per annunciare il giorno di Festa con l’esecuzione di gioiosi brani musicali, accompagnato dai membri del Comitato per la raccolta delle offerte per la festa e di generi alimentari per i bisognosi della parrocchia.

I festeggiamenti della Vergine del Rosario sono diventati così un appuntamento tanto atteso da diversi ragusani, non solo dai parrocchiani stessi, ma anche da tutti coloro che, pur avendo lasciato il quartiere, nutrono un profondo legame con la parrocchia e la devozione al SS. Rosario. L’affluenza consistente dei fedeli registrata durante il novenario, iniziato il 30 settembre, e nel giorno della festa esterna del 9 ottobre, ha mostrato quel senso di appartenenza e di identificazione di costoro col quartiere parrocchiale degli Acciumari e ha confermato la vitalità di una sana e genuina devozione mariana ancora presente presso il popolo ragusano nonostante i cambiamenti socio-culturali del territorio.

Paolo Antoci

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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