Vita Cristiana

Pubblicato il 4 Novembre 2016 | di Agenzia Sir

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Padre Tumino a vent’anni dalla scomparsa

Nella chiesa del Santissimo Ecce Homo gremita di fedeli, presente anche la sorella Maria (che nel corso del rito ha letto l’elogio funebre ) ed i familiari tutti, padre Pino Iacono, assieme a padre Giovanni Battaglia, ha celebrato una santa messa in suffragio del sacerdote missionario padre Giovanni Tumino tragicamente scomparso sui cieli d’Africa mentre su un piccolo aereo, il 5 ottobre 1996, ritornava nella sua sede di missione dopo essere stato in uno sperduto villaggio di quell’immenso paese per continuare la sua missione e curare i malati bisognevoli di ogni cosa, anche la più piccola. Un ringraziamento particolare la sorella ha rivolto a padre Battaglia – parroco di quella chiesa – che in occasione delle celebrazioni per la Madonna del Santo Rosario ha voluto organizzare questa speciale rievocazione nel ricordo di padre Tumino.

Ragusano di nascita, nel 1963 decide di far parte della grande famiglia dei missionari Saveriani: dopo l’ordinazione sacerdotale del 27 settembre 1970, inizia il suo apostolato scegliendo la grande e problematica terra africana raggiungendo la missione di Bukavu in Congo. L’impatto con quelle popolazioni è sconvolgente e muterà radicalmente la sua vita, quella povera gente più che di annunci evangelici necessitava di qualcuno che li aiutasse a sopravvivere: avevano bisogno di cibo, acqua e soprattutto della più elementare assistenza sanitaria mancando di tutto. Padre Tumino dinnanzi a quella tragica realtà decide di far il grande passo: rientra in Europa ed in Francia e Belgio segue corsi di medicina di base, con particolare attenzione ai corsi per le malattie tropicali, per quelle nutrizionali, ginecologiche, nonché corsi per paramedico. Acquisite queste conoscenze dopo sette anni ritorna in Africa, cerca ed ottiene vari aiuti per mezzo dei quali costruisce piccoli centri medici e sociali specie nelle zone più degradate di quel paese (Bukavu e zone limitrofe che sono vastissime). Dopo nove anni gli viene dato l’incarico di moralizzare e gestire le decine di piccoli presidi medici sparsi in un raggio di 500 chilometri. Non essendoci strutture viarie che attraversassero le foreste, per raggiungere le varie località utilizza piccoli aerei gestiti da compagnie straniere: quel giorno, il 5 ottobre 1996 alle ore 15, sale come aveva fatto altre volte in uno di questi piccoli e traballanti velivoli che da Kampene doveva riportarlo a Bukavu, ma il destino lo aspettava inatteso: un violento nubifragio travolge il piccolo aereo, padre Tumino perde la vita assieme a due suoi confratelli congolesi ed al pilota.

Le successive ricerche, durate per oltre 15 giorni, portano a rinvenire i suoi resti mortali che vengono seppelliti nella missione di Bukavu: motivi igienici e sanitari non permisero di riportare a Ragusa le spoglie mortali del grande sacerdote missionario ragusano. Peraltro venne rispettata la sua volontà: ripeteva sempre che anche dopo la morte voleva rimanere nella sua amata Africa.

 

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